Nelle ultime 5 solo Alessandria (15) e Olbia (13) hanno fatto meglio degli 11 punti della Giana Erminio. Ragione specifica da sommare a quelle generiche per prendere con le pinze del caso la 36^ di domani con i ragazzi della Martesana (ore 20.30, stadio “Città di Gorgonzola”). A conforto della premessa d’apertura, per Ivan Javorcic il finale di stagione prevede regole di ingaggio tutte proprie: “E’ diverso giocare le ultime partite. E’ quasi un campionato nel campionato dove le difficoltà aumentano. Nel conto dobbiamo metterci anche un equilibrio più marcato nel nostro girone tra le squadre di vertice e quelle di bassa classifica”. Quanto a mismatch ed avversario, l’analisi è indubbiamente congrua: “Sarà una partita di duelli. Loro sono una squadra solida, compatta, che si sta giocando la salvezza. L’affronteremo su un campo molto particolare. Per condizioni del terreno. Dovremo giocare con grande attenzione. Con resistenza alla concentrazione. E fare al meglio quello che sappiamo fare”.  

Vorrei incontrarti fra quattro anni. Il 17 aprile ricorre il quarto anniversario di insediamento del tecnico tigrotto. Ricorrenza per cui Ivan Drago mette in moto la DeLorean: “Su due piedi mi tornano in mente tante immagini di questi 4 anni. E’ un attimo fuggente. Non è semplice nel calcio di oggi dove non c’è né cultura né abitudine per questo. Personalmente vado orgoglioso del mio cammino e di quello che abbiamo fatto tutti insieme. Grazie a persone che hanno grandi valori”.    

Javorcic Reloaded. A rigor di rifinitura pomeridiana, con Lombardoni e Ghioldi out, indizi gravi, precisi e concordanti verso 3-5-2 non esattamente scontato con 5 cambi (uno obbligato) rispetto all’undici anti Novara. Nel dettaglio, Greco tra i pali: Gatti, Boffelli e Saporetti dietro; Cottarelli, Nicco, Fietta, Ferri (10 punti da titolare con Olbia, Pistoiese, Pontedera a Juventus U23) e Pizzul in mezzo; Kolaj e Parker in avanti. Sempre che il guardonismo da buco della serratura non abbia regalato qualche abbaglio.    

Sulla cresta del Lomba. Per Manuel Lombardoni è già tempo di riabilitazione. Effettuato con successo l’intervento chirurgico al tendine sinistro (ieri al Columbus Clinic Center di Milano con ferri ad uso del prof. Giordano Bacciocchi), il seriano è atteso da una tabella di marcia parecchio sfidante. Cioè quella che prevede il rientro in gruppo per la preparazione estiva. Obiettivo non scontato per infortuni che generalmente richiedono non meno di 3/4 mesi per la piena ripresa agonistica. Sia come sia, il countdown è già cominciato. Lo spalatino fa la pagella al centrale biancoblu: “E’ un giocatore importante. Ha fatto un anno di grande livello. Sotto tutti i punti di vista. Interpreta il ruolo di difensore con più determinazione. Ed è migliorato nelle percentuali. Vince più duelli. Peccato per questo infortunio. Ne uscirà più forte. Per caratteristiche è uno dei giocatori più difficili da sostituire. In quel ruolo Boffelli si è dimostrato all’altezza. Le soluzioni non ci mancano”.

Il diavolo veste Pro Patria. Vuoi vedere che ai playoff riaprono gli stadi? Forse solo una suggestione. Forse qualcosa di più (sulla scorta dei desiderata governativi). Ma pare non se ne parli comunque prima di metà maggio. In ogni caso, proprio mentre l’iniziativa “Il tuo nome sulla maglia Playoff 2020/21” diventa un fenomeno pop (vicini alle 100 prenotazioni, adesso serve l’elastan…), l’idea di surrogare la presenza sulle tribune potrebbe essere diabolicamente superata dagli eventi. Scenario che Javorcic accoglie con comprensibile soddisfazione: “Cambierebbe tantissimo. L’assenza de pubblico toglie parecchio. E sarebbe anche un bel messaggio che le cose stanno migliorando”. 

Giovanni Castiglioni  

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