Il suo incidente è stato forse l’emblema della sfortuna che ha colpito Varese quest’anno dal punto di vista degli infortuni. Parliamo ovviamente di Jalen Jones. L’americano, arrivato a novembre per essere la spalla ideale di Luis Scola, ha visto la sua esperienza ai piedi del Sacro Monte nascere e concludersi nel giro di 31’ secondi quando, nella maledetta partita contro la Virtus Roma, tra l’altro inutile ai fini della classifica visto il ritiro dal campionato dei capitolini, ha riportato la frattura del tendine d’Achille, uno degli infortuni più gravi che un giocatore possa subire e dei più difficili dai quali poi rialzarsi.

Da quel maledetto 15 novembre sono passati più o meno 7 mesi, un lunghissimo periodo che Jalen ha vissuto in America tra terapia e riabilitazione, sempre seguito e monitorato dallo staff biancorosso per controllarne il recupero. Un recupero che oggi lo stesso Jones annuncia essere avvenuto sul suo profilo Instagram con un video che lo ritrae per la prima volta finalmente in campo, a fare uno contro uno, saltare, tirare, sentire il contatto, rivivere quel parquet che tanto gli è mancato in questi mesi.

Un video a cui abbina un messaggio nel quale descrive tutto ciò che ha provato in questi mesi, tra la paura di non tornare più a giocare e l’obiettivo di recuperare al meglio: “A dire il vero non molto tempo fa non sapevo se calpestare il campo da basket sarebbe mai stato più possibile. L’infortunio al mio tendine d’Achille mi teneva sveglio la notte a pensare a ciò che era accaduto e a ciò che da lì in poi sarebbe potuto succedere. La mia fortuna e benedizione è stato il fatto che il tendine non si fosse completamente lacerato, il che ha permesso, nonostante un lungo processo, il recupero totale. Gli ultimi due anni per me sono stati veramente un inferno ma per fortuna oggi sto assistendo al mio recupero dopo l’intervento. Vi chiedo scusa se non mi sono fatto sentire molto durante questo lungo periodo di riabilitazione ma dovete sapere che apprezzo molto tutto il sostegno che mi avete mandato e farò di tutto per tornare presto a performare al meglio sul campo da basket”.

Un messaggio che ben identifica il calvario passato dall’ala americana in questi mesi ma che ora vede la luce e chissà che la sua rinascita non possa partire proprio dalla Città Giardino. A giugno è atteso in Italia per i controlli di rito e, se le sue condizioni fisiche saranno ritenute idonee dallo staff biancorosso, Jalen potrebbe davvero essere il primo acquisto della nuova Pallacanestro Varese, il posto migliore dove poter vivere una seconda carriera e lasciarsi alle spalle l’inferno di questi ultimi due anni.

Alessandro Burin

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