Se il Città di Varese mercoledì a Borgosesia è riuscito a respirare una piccola bolla d’ossigeno, domani al “Franco Ossola” i biancorossi dovranno trovare il modo di tirar definitivamente fuori la testa dall’acqua e cominciare a nuotare verso la salvezza. È arrivato il momento di infrangere la maledizione dello stadio e trovare i primi punti del campionato anche in casa; per farlo, però, serve battere il Saluzzo.

E tra le file di mister Rossi ci sarà anche un certo Giulio Osarimen Ebagua. Dopo un lungo tira e molla l’attaccante di origini nigeriane è ufficialmente entrato a far parte del progetto Città di Varese, anche se Rossi è stato chiaro: “Salvo problemi burocratici siederà in panchina domani, ma non sarà della partita perché non è ancora pronto. Averlo rappresenta comunque una grande carica emotiva che potrà essere utile alla squadra”.

E a proposito di squadra non si può non tornare sulla vittoria di mercoledì. “Dopo la partita – ricorda Rossi – ho detto ai ragazzi di godersela per un’ora, ma di tornare subito concentrati perché non abbiamo fatto nulla, siamo sempre ultimi e la battaglia è ancora molto lunga. Era comunque importante confermare le prestazioni e, soprattutto, trovare la vittoria; ora serve continuità”.

Per continuare su questa squadra è quindi obbligatorio vincere domani al “Franco Ossola” e Rossi non ha dubbi: “Nelle ultime due partite abbiamo giocato molto bene anche in casa, ma siamo usciti ancora sconfitti. Per le altre squadre venire a giocare a Varese è una sfida estremamente stimolante: l’averle perse tutte, unito al fatto di indossare questa maglia e giocare in uno stadio del genere, dev’essere uno stimolo per fare ancora meglio degli avversari”.

L’avversario di turno è il Saluzzo, squadra forte e ben messa in campo con un solido 3-4-3. “Mi hanno sorpreso – ammette Rossi – perché ero convinto fossero una squadra agonistica, e invece hanno anche tanta qualità. Contro Derthona e Bra hanno raccolto due punti, ma ne meritavano sei, per cui dovremo essere ancor più attenti e, in particolar modo, gli esterni dovranno sacrificarsi molto in fase di copertura”.

La sfida con il Saluzzo rappresenta un nuovo autentico scontro salvezza (i cuneesi insieme al Legnano occupano il primo posto fuori dalla zona playout) e Rossi sa che il Città di Varese ha bisogno di un filotto di risultati positivi per acquisire morale e ancor più consapevolezza. Lo spettro, però, è rappresentato dal fatto che dopo la vittoria di Fossano la squadra, all’epoca allenata da Sassarini, cadde proprio in casa e in maniera abbastanza clamorosa contro il Vado. Tempi diversi, ma il Varese non può permettersi di sbagliare ancora e Rossi ammonisce: “Non so com’era stata gestita la vittoria di Fossano perché non c’ero. Per quanto riguarda l’oggi, io ho detto ai ragazzi che abbiamo battuto una squadra, con tutto il rispetto per il Borgosesia, più debole del Saluzzo. Dovremo quindi entrare in campo con tanta fame di vincere e ragionare sul fatto che la partita più importante e difficile è sempre quella dopo”.

Sulla formazione qualche dubbio questa volta c’è, ragionato nell’ottica del turnover. Siaulys in porta è confermato, così come la sempre più consolidata coppia di centrali Mapelli-Parpinel; a sinistra torna Nicastri, mentre a destra tocca ancora a Polo. I dubbi del mister riguardano il centrocampo: “Ci sarà un’esclusione non dovuta a demeriti personali ma a un calcolo di rotazioni, per avere un cambio in più”. Lecito dunque aspettarsi un vertice basso di centrocampo con Gazo, Romeo e Snidarcig dall’inizio e davanti, con la certezza di Balla titolare, il sacrificio di uno fra Capelli, Minaj e Otelè (pronto in ogni caso a subentrare). Proprio sugli ultimi due si sofferma Rossi: “Ritengo che entrambi abbiano ancora impressionanti margini di crescita perché hanno un potenziale davvero invidiabile. Loro, così come la squadra in generale nella fase offensiva, devono migliorare negli ultimi trenta metri perché anche a Borgosesia abbiamo sbagliato troppo nell’ultimo passaggio. La cattiveria agonistica e la determinazione non sono mai abbastanza”. Ultimo, ma non ultimo, Sow: il gigante senegalese partirà ancora dalla panchina, anche se è molto probabile un maggior minutaggio rispetto al mercoledì. Il Città di Varese è pronto a sfatare il “Franco Ossola”.

Matteo Carraro

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