L’umore della tifoseria biancorossa post-Gozzano non era dei migliori: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? A Ezio Rossi non piacciono questi discorsi perché il tecnico torinese preferisce guardare solo al presente e all’immediato futuro (non a caso non guarda mai oltre le prossime tre giornate) e, non a caso, l‘attenzione del Città di Varese è focalizzata sul Borgosesia.

Dimentichiamoci il Borgosesia dell’anno scorso – esordisce subito Rossi -. Loro hanno una grande capacità: indovinare i giovani. Secondo me operano scegliendo i ’97, ’98 e ’99 che vengono scartati da categorie superiori solo per una questione fisica, ma che hanno tanta tecnica. Quest’anno si sono affidati ad un portiere esperto, hanno il ’03 più forte del campionato (Omoregbe, ndr), almeno per quanto ho visto fin qui, e Guatieri è un giocatore importantissimo. Sarà una partita difficile da affrontare che loro impronteranno sulla velocità; dovremo andare a mille e anche di più“.

Considerando le dimensioni ristrette del campo, il terreno in sintetico e le qualità tecniche del Borgosesia, è prevedibile una partita ben diversa rispetto a quella di mercoledì contro il Gozzano. “Verranno ad attaccarci alto – continua Rossi – e tutti i loro giocatori sono decisamente rognosi. Dovremo essere intelligenti e maliziosi, sfruttando ciò che ci concedono. Sarà un flipper a ritmi altissimi e dovremo dire la nostra“.

Un dato “preoccupante” a seconda dei punti di vista è quello dei gol subìti: sei in quattro partite sono decisamente troppi per puntare alla parte alta della classifica. Rossi, comunque, è fiducioso: “Se analizzo tutti i gol che abbiamo preso non posso dare la colpa a nessuno dei tre centrali. Ho rivisto la partita contro il Gozzano e alla fine non abbiamo sofferto più di tanto; sicuramente dovevamo fare di più in fase di possesso perché quando la palla ce l’hanno gli altri sbagliamo davvero poco“.

In ogni caso Rossi sembra aver capito quale sia il “problema” della squadra: “Il nostro errore, soprattutto contro il Gozzano, è stato quello di fossilizzarci su un unico sistema di gioco. Credo che cambiando anche solo la posizione di un singolo giocatore, con gli stessi uomini e senza modificare il modulo, si possa dare una svolta alle partite. Il Gozzano non ci faceva impostare a tre; dovevamo essere bravi e reattivi a cambiare qualcosa per reagire”

Capitolo indisponibili. “Marcaletti e Cappai sono ancora ai box – spiega Rossi – mentre Gibertoni giocherà oggi pomeriggio con la Juniores. Ci sarà un uomo mascherato, scoprirete chi è domani, per un colpo al naso preso in allenamento, mentre Ebagua è tornato ad allenarsi ma domani non sarà della partita. Gli altri sono abili e arruolabili. Di Renzo e Piraccini? Piraccini è il giocatore che sa gestire meglio i tempi di gioco e, anche se non l’ha mai fatto, credo possa diventare un ottimo play. Di Renzo forse sta avendo un briciolo di difficoltà in più rispetto agli altri nel corso dei 90′ e di sicuro non l’abbiamo facilitato nel suo compito né a Novara né contro il Gozzano; in ogni caso è per noi imprescindibile“.

Sarà dunque ancora una volta il classe ’90 a guidare l’attacco biancorosso affiancato da chi vincerà il classico ballottaggio: Mamah, Di Renzo e Minaj si giocano due posti da titolari, ma occhio alle quotazioni in risalita di Piraccini che potrebbe partire dal primo minuto sulla trequarti. Il classe ’87 potrebbe anche essere schierato in mediana affiancato da uno fra D’Orazio e Cantatore, con Foschiani e Tosi confermati sulle fasce. Dietro uno fra Mapelli, Monticone e Parpinel potrebbe rifiatare con Premoli pronto a dire la sua; Priori confermatissimo in porta.

Matteo Carraro

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