Un’annata storta, di quelle che capitano una volta ogni cent’anni. È la stagione del Città di Varese che, tra indiscutibili demeriti individuali e collettivi (gli errori, purtroppo, ci sono stati), deve fare i conti con una serie infinita di ulteriori complicazioni. I tanti, troppi, infortuni rischiano di compromettere il cammino di una squadra già in difficoltà, almeno per quanto riguarda i risultati, e la lotta salvezza si fa sempre più complicata.

Una sconfitta sul campo della Folgore Caratese potrebbe anche essere preventivabile, ma come sottolinea Sven Langb: “Oggi male, serve più carattere”. Effettivamente i brianzoli si sono portati a casa la partita con il minimo sforzo e si sono poi limitati ad amministrare il vantaggio contenendo le poche sortite offensive del Varese. Stessa cosa che i biancorossi avevano provato a fare domenica scorsa contro la Lavagnese eppure, in quel caso, gli avversari erano riusciti a pareggiare; sintomo che c’è davvero qualcosa che non gira per il verso giusto.

I tanti infortuni, come detto, non aiutano e l’infermeria varesina è quasi al collasso. Domenica contro il Casale mancheranno ben dieci elementi causa infortunio, a cui si aggiungeranno gli squalificati Mapelli e Romeo, mentre altri giocatori (vedi Polo) stanno lottando e stringendo i denti contro noie muscolari. Anche per questo motivo Aldo Allegri commenta: “Ultimo tentativo: portateli a Lourdes”. Dello stesso avviso Enrico Bellorini che analizza il momento dei biancorossi: “Noi bisogna creare almeno 5 occasioni da rete per segnarne uno; gli altri segnano all’unico tiro e poi pensano solo a chiudere gli spazi. Se poi se ne rompe almeno uno ogni partita non se ne esce. Appena sarà possibile muoversi, tutti a Lourdes”.

A tal proposito c’è spazio anche per una suggestione che in tanti vorrebbero trasformare in realtà. Nel post-partita di ieri mister Rossi, commentando la situazione infortunati, non aveva escluso la possibilità di tesserare Neto Pereira. Rivedere l’attaccante brasiliano indossare da giocatore i colori biancorossi stuzzica non poco la tifoseria al punto che Ottavio Lonati si fa portavoce del pensiero collettivo gridando: “Neto in campo!”.

Walter Kaz riconosce l’ennesima “sconfitta immeritata perché loro non hanno fatto quasi nulla” anche se conclude dicendo: “… il Varese non ha avuto lucidità sotto porta”. A questi commenti si aggiungono quelli decisamente più pessimisti e negativi come quello di Massimiliano Melli che attacca: “Oltre a infortuni e squalifiche, colpa del tempo o caldo o freddo, colpa dell’orario tardi o presto, colpa dell’avversario che si è anche presentato in campo, ah povero Varese come sei finito male.. in Serie D nei bassifondi.. quando si fa il passo più lungo della gamba è così”. Immediata la risposta di Ezio Macchi che difende i colori biancorossi e contrattacca: “… È un’annata nera per una serie di cose successe che ci continuano a danneggiare. I lunghi stop che favoriscono gli infortuni, il covid che ci perseguita e causa molte assenze…”; e il botta e risposta fra i due continua a lungo con toni ben più coloriti.

A questo punto non poteva mancare il commento del vicepresidente Filippo Lo Pinto che prima riepiloga la lista degli assenti e poi si concentra sul rush finale di questo campionato: “Non è mia abitudine cercare scuse e non lo faccio neanche oggi, ma penso che con questa formazione, Repossi, Sow, Giugno, Marcaletti, Rinaldi, Mamah, Quitadamo, Balla, Gazo e Scampini potrei disputare un campionato di Serie D tranquillamente; se a loro aggiungo Romeo e Mapelli, squalificati, posso pensare ai playoff!! Peccato che questi sono i giocatori infortunati, e gli ultimi due squalificati, che domenica non potranno giocare. Ecco, a me piace ascoltare tutti ma forse prima di scrivere o parlare bisogna essere consapevoli e realistici. Io credo nei miei ragazzi e nel gruppo, siamo compatti e affronteremo insieme le 13 partite che ci restano da giocare, sempre a testa alta e con lo spirito giusto. Quest’anno abbiamo avuto mille e uno vicissitudini e siamo sempre andati avanti, semplicemente perché noi siamo il Varese e non molliamo mai!! Forza ragazzi!”.

E, infine, il supporto alla squadra arriva anche da Sabatino Guarino. Il capitano eSport aveva ricevuto il sostegno dei giocatori nell’avvicinarsi alla Final Eight di Gallipoli (che hanno visto un Città di Varese protagonista sconfitto solo in finale dal Trastevere) e ricambia l’affetto per i colori biancorossi con un grido d’incoraggiamento: “Mai mollare”. Esattamente ciò il Varese e i suoi tifosi devono fare.

Matteo Carraro

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