Campo infame, ottima squadra, attenta in difesa, quadrata a centrocampo, spietata in attacco. Unico neo: non era la nostra”. Con un velo di ironia Aldo Allegri commenta così il pesante 3-0 di Bra, sfida in cui sono emerse una volta di più tutte le lacune dei biancorossi, crollati sotto i colpi di Merkaj e compagni. E sono in tanti a sposare la via dell’ironia per digerire un altro boccone amarissimo, tra cui, Serena Lonzar che scrive: “Anche oggi vinceremo la prossima volta”.

Sta di fatto che il mondo Social è letteralmente esploso a seguito dell’ennesima sconfitta del Città di Varese, l’undicesima in campionato, e i tifosi, questa volta, ne hanno per tutti, dai giocatori all’allenatore passando per la società. Sono pochi, pochissimi, gli strenui difensori dei colori biancorossi e, tra la mole impressionante di critiche, solo i vari Giovanni Forni e Ste Pauletto si lasciano andare al solito grido: “Forza Città di Varese!”. _lucasarno_ da Instagram prova a trovare una parziale giustificazione dicendo: “Sarà anche colpa nostra, ma gli arbitri ci mettono anche del loro..”, ma brusadario sentenzia: “Non ne usciamo più”.

Dalla nostra diretta testuale Roberto Pliscovaz prova a dare la sua ricetta per evitare la retrocessione: “Se la nuova società vuole salvarsi (Rosati batti un colpo per favore.. evitiamo milanocity2) serve gente “stagionata” in attacco, centrocampo e difesa almeno proveniente dalla C. Gente che sappia cosa voglia dire lottare veramente. Forza Varese”. Queste parole lasciano intendere come i giocatori non siano pronti per il palcoscenico della Serie D, tuttavia la maggior parte dei commenti glissa sui calciatori per concentrarsi su altri, in particolare sulla società.

Qualcuno se la prende con mister Rossi che ieri nel post-partita ha riconosciuto la meritata vittoria del Bra (ad esempio Jocelyn Midrau scrive: “Mettete il mister della Juniores”), ma sotto la nostra diretta testuale Mike analizza così il match di ieri scagionando proprio il mister: “Ennesima, brutta, umiliante sconfitta! Non ci sono più parole per definire questo sciagurato campionato del Varese. Errori madornali sono stati sicuramente fatti da parte della società nel comporre una squadra competitiva ed equilibrata. Mai visto in vita mia una compagine praticamente priva di attaccanti, di uomini-gol.. e senza questo “piccolo” particolare i gol restano una chimera! A questo punto anche il buon Rossi non può avere colpe più di tanto così come non ne ha avute Sassarini. Persino Conte avrebbe seri problemi..”. A questo commento se ne legano molti altri dello stesso stampo. Michele Mottalini bacchetta la dirigenza: “La società ha inserito 2 attaccanti completamente fuori forma… Doveva arrivare un centrale forte ma ad oggi.. nada. Anche il nuovo allenatore per come era stato presentato, ad oggi ha deluso, in quanto ha portato poco o nulla rispetto al suo collega.. Grosse responsabilità le ha chi ha formato la squadra..”.

Il riferimento a Gianni Califano è inequivocabile e, fra le tante critiche, è proprio il ds biancorosso a prendersi le maggiori colpe secondo i tifosi. “Qui penso che Ezio Rossi possa c’entrare ben poco se non prendi un attaccante capace di far goal.. penso che il responsabile di tutto ciò sia il direttore che ha costruito la squadra insieme all’amico Sassarini.. purtroppo Sassarini ha già pagato per lui ma ora è lui che deve dimettersi” è il pensiero di Gianni Petrone, cui fa eco quello di Rob Ca che addirittura invoca un ritorno a sorpresa: “E ora il direttore sportivo Califano si deve prendere le sue responsabilità… Le colpe non erano di Sassarini che è stato mandato via ingiustamente. Il Varese sta andando peggio con Ezio Rossi. Per provare a salvare la categoria ci vorrebbe un ritorno di Sassarini visto che in altre squadre che ha allenato è riuscito a compiere imprese. Per esempio quando è subentrato a Seregno la squadra era ultima ed è arrivato ai playoff”.

Ma a questo punto interviene in prima persona Filippo Lo Pinto, il vicepresidente del Città di Varese che sui Social non si sottrae mai al confronto/scontro con i detrattori di squadra, mister e società. Lo Pinto, infatti, si è premurato di ribattere a praticamente chiunque e, in risposta ai commenti precedenti, tuona: “David (Sassarini, ndr), cui io stimo ed ha avuto la nostra PIENA fiducia, non ha dato riscontro alle sue stesse aspettative. Sono certo, certissimo, che con l’attuale mister ad agosto, adesso non ci troveremo in questa situazione, ma non perché è più bravo di David, ma solamente per il suo carattere più forte che non si sarebbe fatto abbagliare da fenomeni ad agosto e di spiaggia!!”. Con queste parole Lo Pinto sottolinea una volta di più la sua fiducia incondizionata nella squadra e in mister Rossi, per quanto riconosca che alcuni errori sono stati fatti nel mercato estivo; ciò non significa, a suo giudizio, che bisogni scagliarsi contro Califano il quale, insieme ad Andrea Scandola, sta facendo di tutto per rimediare. E, non a caso, in un altro commento Lo Pinto puntualizza: “Sicuramente non retrocediamo sul campo […] stiamo costruendo solide basi per il futuro, anche se fa male, a volte gli errori ti rendono più forte e solido”.

Il problema è che la fiducia è ormai agli sgoccioli da tempo. Vero è, come sottolineato dallo stesso vicepresidente settimana scorsa, che l’importante è che la società non perda la fiducia in quanto sta facendo, ma lavorare in un clima così teso e, per certi versi, ostile non facilita sicuramente l’opera. Non ha tutti i torti Lorenzo Colombo quando dice: “Manca ancora tutto il girone di ritorno ed ora è inutile continuare a fare modifiche o innesti.. ormai questa è la squadra da sostenere fino alla fine.. poi sicuramente di conti e mea culpa ce ne saranno da fare molti!!!”. Di sicuro i conti si fanno alla fine: vedremo se si faranno in Eccellenza tra i rimpianti o in un clima più sereno in Serie D a salvezza conquistata.
Il Gruppo Ansia (nella foto) è ironico e laconico: “Oggi neppure le felpe sono servite … che squadra di *****”

Matteo Carraro

1 commento

  1. Non mi è molto chiaro il discorso salvezza. Se il campionato d’Eccellenza è fermo e non riprenderà più, non ci saranno di conseguenza nemmeno squadre promosse in D o retrocesse in Promozione. Ergo, anche la D dovrebbe “congelare” le retrocessioni, o sbaglio? Se così fosse, comunque vada, non retrocederemmo e sarebbe l’unica àncora di salvataggio certa.

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