La stagione della UYBA si è chiusa con il quarto posto in regular season dopo una grandissima rimonta nel girone di ritorno e in semifinale di Champions League contro il forte Vakifbank Istanbul, vice campione d’Europa. Se gli occhi sono puntati sulla stagione che verrà (già ufficializzate le new entries Lucia Bosetti, Giorgia Zannoni e Adelina Ungureanu), è giusto fare un bilancio su quella che è stata l’annata biancorossa dalla duplice faccia e dal duplice allenatore.
Di seguito le pagelle di schiacciatrici, liberi e ai coach; ieri abbiamo dato spazio a palleggiatrici, opposto e centrali.

Schiacciatrici

Gennari 7.5: la capitana ha salutato la UYBA dopo quattro stagioni per passare a Monza e buttarsi in un’altra esperienza. Quella a Busto è stata sicuramente di quelle da ricordare, sia per i risultati sportivi in cui spiccano la vittoria della Coppa Cev 2019 e la conquista della semifinale di Champions League quest’anno, sia per l’ambiente caldo e accogliente che ha trovato e che lei ha ripagato in campo e fuori da vera leader e combattente. Grintosa, sempre pronta ad incoraggiare e aiutare le compagne, ci ha messo anche la faccia in più occasioni quando le cose non giravano ma mai dicendo una parola fuori posto o di troppo. I numeri (36,1% in attacco e 33,4% in ricezione) raccontano di una delle schiacciatrici-ricevitrici più forti in circolazione in Italia e non è un caso che Alessia sia tra le convocate nel gruppo che affronterà le Olimpiadi di Tokyo, le seconde della sua carriera. Leader 

Gray 7: la schiacciatrice canadese arrivata da Scandicci è stata la miglior posto quattro del campionato con i suoi 414 punti (46,1% in attacco), ma la sua stagione non è certo partita in discesa. Gray, infatti, ha incontrato non poche difficoltà di ambientamento nei primi mesi e sembrava “la brutta copia” della giocatrice ammirata in Toscana. Con il 2021 e con il cambio di allenatore, però, è letteralmente esplosa così come la UYBA stessa. La canadese è cresciuta esponenzialmente e il suo braccio potente ma educato ha trascinato in più occasioni le farfalle alla vittoria. In prospettiva futura, la giocatrice classe 1994 originaria di Calgary, dovrà sicuramente migliorare la ricezione, suo tallone d’Achille, ma un altro anno nel campionato italiano, uno dei più difficili al mondo se non il più difficile, non potrà che giovarle in questo fondamentale. Al momento si trova in ritiro con la Nazionale, pronta a giocare la Volleyball Nations League nella “bolla” di Rimini. Diesel 

Piccinini 6: la UYBA l’ha accolta quando ha deciso di riprendere a giocare e ora, dopo un anno e mezzo in biancorosso, la leggenda della pallavolo nostrana ha scelto per la seconda volta (sembra essere quella definitiva) di appendere le ginocchiere al chiodo dopo una carriera che definire gloriosa e vincente è poco: 7 Champions League, 5 scudetti e altrettante Supercoppa Italiana, 4 Coppa Italia, una Supercoppa Europea, una Coppa Cev e una Coppa delle Coppe con le squadre di club, un Mondiale, un Europeo e una Coppa del Mondo con la Nazionale per citare solo parte delle medaglie in azzurro che si è messa al collo. Il suo contributo nell’economia della stagione di Busto è stato più che altro valutabile in termini di esperienza, di carisma all’interno dello spogliatoio, di “chioccia” per le più giovani; né con Fenoglio né con Musso, infatti, ha avuto molto spazio e in posto quattro le sono sempre state preferite Gennari e Gray. Chiamata in causa più che altro in ricezione nei momenti di necessità, ha dato una mano con il suo bagher educato, memorabile la doppia ricezione nelle battute finali dei quarti di ritorno di Champions League con l’Eczacibasi, una doppia ricezione valsa la semifinale. Ora per lei si aprono le porte di un ruolo dirigenziale? 

Escamilla 5,5: si è vista poco, forse troppo poco per comprendere il suo reale valore. Nella prima parte del campionato quando Gray faticava ad ingranare, la schiacciatrice spagnola ha fatto vedere qualche buon colpo e quando è stata chiamata in causa non ha sfigurato. Fenoglio e poi Musso, però, non hanno mai puntato su di lei in modo convinto e la sua esperienza alla UYBA si è conclusa senza lasciare particolari tracce. Ora riprenderà il filo del discorso dove l’aveva lasciato l’anno scorso, ossia tornerà a giocare al Potsdam, in Germania, dove si era messa in luce tanto da ricevere la chiamata di Busto. Incompiuta 

Bulovic sv: la giovanissima schiacciatrice 2002 è stata promossa in prima squadra ma, come prevedibile, ha avuto pochissime chance. Rimane la soddisfazione di aver messo a segno il primo punto in A1 nel 3-1 interno contro Cuneo. 

Liberi

Leonardi 7.5: a 33 anni e dopo 25 anni di pallavolo ad alto livello di cui 7 con la maglia gialla della UYBA, Giulia ha deciso di prendersi una pausa (forse definitiva, forse no) per dedicarsi a se stessa e alla famiglia. Le sue lacrime al termine della gara contro Scandicci, che ha decretato la fine della stagione per Busto, la dicono lunga su quanto sia stata sofferta questa scelta e su quanto sia stata importante per lei la pallavolo e la UYBA. Ora è il momento di guardare al futuro e alla sua erede Giorgia Zannoni, ma ciò che rimarrà impresso di lei è la voglia di lottare su ogni pallone, di inventarsi recuperi improbabili per non far cadere nessuna palla, di spronare se stessa e le compagne per rendere possibile l’impossibile, di non mollare mai. Leo Giallo ha chiuso la sua stagione con numeri da campionessa qual è: il 49,7% di ricezione perfetta, dietro solo a De Gennaro (60,8%) e a Merlo (51,8%). Bandiera

Cucco sv: libero classe 2002, è stata promossa in prima squadra in estate come Bulovic e ha assaggiato il campo in tre occasioni: a Perugia nel 2-3 vittorioso, a Cuneo nella sconfitta al quinto set e nello 0-3 contro Novara. 

Allenatori

Fenoglio 5,5: partito in estate con allenamenti tosti e originali, non ha mangiato il panettone, come si suol dire. La dirigenza ha infatti deciso di sostituirlo con Musso il 6 dicembre dopo una serie di risultati sottotono che hanno portato la UYBA fino ai bassifondi della classifica e ad un passo dall’esclusione dalla Champions League. Gran lavoratore, non è riuscito a far esprimere al meglio il gruppo e ne ha pagato le conseguenze. 

Musso 7,5: una delle chiavi della rinascita della UYBA nel 2021 è sicuramente dovuta a lui che ha saputo prendere in mano la squadra e rigenerarla completamente quando sembrava perduta. Di gavetta ne ha fatta tantissima e, assuntosi la responsabilità di primo allenatore per la prima volta, non ne ha sentito il peso, anzi, l’incarico ha fatto uscire il suo potenziale umano e tecnico. Con lui in panchina Busto è risalita vertiginosamente in classifica fino al quarto posto al termine della regular season e ha fatto tantissima strada in Champions League arrivando fino in semifinale (all’andata si è tolto la soddisfazione di battere il Vakifbank dell’esperto Guidetti a Istanbul). Ha scelto il momento migliore per dispiegare le ali e prendere in mano la sua UYBA: la conferma per l’anno prossimo è stra meritata. Predestinato

Laura Paganini
(foto Alessandra Molinari)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui