Centrocampisti

Riccardo Colombo  7,5: Entri in sala stampa (fin quando ancora si poteva), e trovi una sua foto datata (quasi) 20 anni fa. Il sospetto è che sia sempre stato lì. Come Jack Nicholson all’Overlook Hotel. Dal zurdazo all’Olimpico con il Toro alla pennellata da 3 punti con il Lecco. Titolare nelle ultime 3 (8 volte totali). Quota 100 può attendere. Eterno

Luca Bertoni  7+: Chi lo ama (scrivente compreso) e chi meno. Certamente piace a Javorcic. Che è l’unica cosa che conta. Lead dog della linea di pressione (in cui ha esasperato il recupero palla) e centro di gravità permanente da 15 presenze, 13 da titolare, 9 per 90’. L’anno passato erano state 12 (su 24), due anni fa sempre 9 (ma su 26). Anche il minutaggio fornisce la dimensione trascendente del 14 di Vizzolo Pedrabissi. Capitale

Giovanni Fietta  7: Esordio con il Renate (12’ il 18 ottobre), prima da titolare a Crema (7 giorni dopo), dove apre il tabellino con una mina impazzita. Maschio alfa e barometro emotivo del gruppo. A suo agio da volante de salida. Meno quando viene affiancato a Bertoni (Grosseto e Juventus U23). Discorso che vale in copia e incolla anche per l’altro. Magnetico

Leonardo Galli  6/7: Si sciroppa (Coppa compresa) i primi 1.020’ di stagione. Con l’AlbinoLeffe il primo cambio, a Como la prima panchina, a Pontedera il primo gol in C. Tutto (rigorosamente), da mezzala. Perché l’infortunio di Ghioldi impone di mettersi alle spalle (salvo contingenze), l’impronta da esterno. Out nelle ultime due. Riposo anomalo. Per le sue abitudini. Torchiato

Davide Ferri  6,5: Scavalla il diciottesimo (19 settembre) appena prima dell’inizio della stagione. Per dire della precocità del soggetto (esordio a 17 anni e 151 giorni nell’ultima pre Covid). Ne gioca 3 da titolare con 2 vittorie esterne a Olbia e Pontedera (con assist) e un pareggio interno (Pistoiese). A Piacenza segna alla prima palla toccata. Delle due l’una. O è l’epigono di Gastone (il cugino fortunato di Paperino), oppure c’è della stoffa. Indizi gravi, precisi e concordanti sulla seconda. Sbarbato

Gianluca Nicco  6,5: Ma chi? Quel Gianluca Nicco? Già, proprio lui. L’ex Alessandria, Perugia, Piacenza, Pescara…Il petardone del mercato estivo bustocco. Scontato il periodo di adattamento al Protocollo Ivan Drago, diventa l’intramuscolo della mediana. Voto zavorrato dal rosso (irrituale) di Como e dalla ciabattata (orribile) di Novara. Primattore

Tommaso Brignoli  6: Il cristallo di Boemia tigrotto. Fisico strutturato e muscoli serici. L’anno scorso 7 presenze con vasto assortimento di stop and go. Quest’anno 6 (2 dal 1’) con sceneggiatura analoga. Eppure, la caratura è fuori discussione. C’è un elefante nella stanza. Inutile far finta di non vederlo. Restasse un rebus, sarebbe un discreto guaio. Per lui. E anche per la Pro Patria. Frangibile

Attaccanti

Sean Parker  7 (in foto in alto): Raccoglie il testimone da Mastroianni. Fregandosene dei paragoni. Timbra 4 volte in 5 partite (e 24 giorni) tra la 6^ e l’11^. Spesso sfiancato dal copione che lo vuole epicentro della pressione alta, il ronciglionese paga (a volte) dazio in fase realizzativa. Sia come sia, 9 di lotta e di governo (oltre che di maglia). Cruciale

Aristidi Kolaj  6/7: Il Robin di Parker. Che ovviamente è il suo Batman. In coppia, 6 volte dal 1’ con 11 punti a libri. Conduzione di palla poetica e lampi di ingegno lirici. Ne salta 3 causa convocazione. Perché anche l’Albania U21 vuole la sua parte. Il crociato andato in frantumi a febbraio ormai un ricordo. Elegiaco  

Davide Castelli  6,5: Vede la porta come nessuno (2 gol in 152’ giocati). Fa un po’ di anticamera secondo (recente) tradizione biancoblu. Se il buongiorno si vede dalla Giana (unico match cominciato dal fischio d’inizio), il 2021 è affare suo. Deflagrante 

Emmanuel Latte Lath  6,5: Velocità devastante. Ma fa spesso a pugni con il gol (2 reti in 15 presenze). Nel suo ruvido cinismo, Niki Lauda diceva che per vincere in F1 bisogna imparare ad andare piano. Sottoporta (forse) non un parallelo così spericolato. Frenetico

Giuseppe Le Noci  6: Un gol e un assist (nelle prime 3 giornate). Poi solo 2 partenze da titolare. L’avvio più lento delle sue 4 stagioni allo “Speroni” (2/4/4 le reti a questo punto nelle prime 3 annate). Il talento di Beppegol sgorga ancora a fiotti. E nello spogliatoio la sua sola presenza è da leading by example. Ma il 22 gennaio saranno 39 primavere. Tempus fugit. Anche per i grandissimi come lui. Pedagogico

Allenatore: Ivan Javorcic  8: Da qui a marzo, metterà la freccia su Carlo Rigotti, Lello Crespi e Carlo Regalia nella classifica delle presenze sulla panchina della Pro Patria. Arrivando a fine stagione ad un paio di lunghezze dalla seconda moneta di Pietro Magni. La cronaca è ormai stata soppiantata dalla storia. Miliare

Direttore Sportivo: Sandro Turotti  8: In sintesi, fuori Battistini, Defendi, Mastroianni, Molnar, Pedone e Tornaghi; dentro Castelli, Gatti, Greco, Latte Lath, Nicco, Pizzul e Saporetti. Risultato? Settima piazza con 8 punti di vantaggio sulla zona playout e a più 5 rispetto a 2018/2019 e 2019/2020. Tutto in epoca post Covid e con un progetto tecnico largamente rivisitato (nello staff a supporto di Javorcic). Ergo, per il miglior DS della categoria si passa da via Cà Bianca. Fuoriserie

Giovanni Castiglioni

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