Nella pieno della seconda settimana di preparazione, il Città di Varese continua a correre veloce sotto il sole (oggi alleviato dal vento) di Albizzate: come sempre mister Rossi sta sottoponendo la squadra a sessioni importanti di esercizi atletici e i calciatori rispondono con il solito entusiasmo di sempre.

Domani ci sarà la prima sgambata informale contro i padroni di casa del San Luigi Albizzate (Seconda Categoria) mentre da sabato la prima amichevole stagionale contro il Saronno fungerà da vetrina per verificare l’attuale condizione dei biancorossi. Nel frattempo, comunque, sul rettangolo verde (e fuori, in palestra) si lavora senza sosta: non solo allenamenti fisici individuali, ma soprattutto lavoro con il pallone per acquisire sempre più confidenza.

In particolar modo, in mattinata, Rossi si è concentrato parecchio sulle conclusioni a rete, sui tiri da fuori, sugli schemi e sulle mille ipotetiche situazioni che possono capitare in partita. Dopo vari esercizi di tecnica individuale (passaggi e lanci lunghi) mentre i portieri si allenavano a parte con Bertoletti, la squadra è stata divisa in quattro gruppi che si sono sfidati a chi segnava di più. Come detto diverse le soluzioni scelte: tiri da fuori, schemi in velocità, colpi di testa, conclusioni di precisione… di tutto pur di gonfiare la rete.

E come un martello, costante e potente, la voce di mister Rossi ha riempito per tutto il tempo il Centro Sportivo dando indicazioni e consigli ai suoi calciatori. Lo scorso anno, infatti, al Varese sono mancati parecchi gol e il tecnico torinese non vuole certo ripetere l’esperienza passata: per questo ha torchiato ogni singolo giocatore (difensori, centrocampisti e attaccanti) affinando la loro finalizzazione. Poche indicazioni, ma chiare e concise: “Non m’importa come, ma dobbiamo segnare! Dobbiamo diventare cattivi sotto porta e imparare a buttarla dentro anche in maniera sporca!“. Preziosi anche i consigli di Neto Pereira sulla postura del corpo al momento della conclusione.

Ed è proprio quello che i biancorossi hanno fatto, ostacolati ovviamente dai giovani portieri under che si sono resi protagonisti di alcune parate spettacolari. Tra estremi difensori e giocatori di movimento, poi, è nata un’autentica e goliardica sfida personale dimostrando da una parte l’unione del gruppo e dall’altra la qualità e la voglia di primeggiare.

La mattinata si è poi conclusa con una lunga sessione di corsa controllata scrupolosamente da Bezzi e dal Prof. Sassi: anche da questo punto di vista si registrano segnali incoraggianti, soprattutto (osservato speciale) da Giulio Ebagua che giorno dopo giorno sta migliorando sempre più la propria condizione atletica. Siamo ancora all’inizio del percorso, ma il Città di Varese c’è.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui