Prima vittoria stagionale della Openjobmetis Varese contro la Vanoli Cremona per 86-78 sul parquet dell’Enerxenia Arena che significa anche primo sorriso in una gara ufficiale per gli uomini di Adriano Vertemati. La prestazione dei biancorossi ha evidenziato una coralità diversa per Varese, molto più ricercata e che ha dato i suoi frutti, in una gara in cui non si è visto lo show offensivo di Alessandro Gentile, impegnato a fare il playmaker puro, quanto una miglior circolazione di palla, distribuzione dei compiti e dei punti in campo.

Rimane ancora molto lavoro da fare a livello difensivo, figlio di una condizione non ottimale adesso, così come di una gestione sbagliata delle varie fasi di gioco e momenti della gara nei quali troppo spesso Varese si fa trascinare dall’inerzia della partita senza riuscire a tenerne le redini salde in mano e finendo per subire parziali pesanti che non le permettono mai di scappare.

Dati di fatto che sono alleviati dal piacere della vittoria, che regala comunque sempre tranquillità e serenità, in un percorso ancora lungo alla ricerca di quell’identità di gioco e di squadra determinante per l’esito finale di stagione.
Considerazioni che non sono esenti da analisi dei tifosi che, attenti più che mai, giudicano il successo biancorosso sui social societari tra entusiasmo e molta obiettività, come mette in luce Vito Mininni: “Una vittoria fa sempre piacere… Fa bene al morale e a una programmazione di lavoro per poter migliorare. Per vincere nello sport ci vuole motivazione e cuore. Io ho Varese nel cuore e ci credo. Forza biancorossi..”, seguito a ruota da Marisa Schena che apprezza la coralità mostrata sul parquet dal gruppo: “Si vince giocando di squadra. Forza ragazzi”.

Lavoro è la parola d’ordine in casa biancorossa, l’imperativo che campeggia sotto al cartello cantiere aperto che c’è sull’Enerxenia Arena e che viene messo in evidenza dai supporters come Ignazio De Bortoli: “La vittoria aiuta e fa bene al morale. C’è ancora tanto da fare. Abbiamo faticato contro una squadra incompleta che a sprazzi ha giocato con i più giovani. Non possiamo fare altro che lavorare e lavorare. Forza Ragazzi”.
Il pensiero è condiviso anche da Emidio Tomai che ha fiducia nella squadra e la difende da giudizi a suo dire troppo allarmanti: “Rispondere a certi commenti è tempo perso, che saranno gli stessi che sbraitavano alla prima partita di Supercoppa, questa è una squadra che deve lavorare e lavorare con tecnico nuovo e giocatori nuovi ci vuole tempo! Poi se qualcuno pensa che questa squadra deve arrivare nelle prime 5 e fuori strada ed è meglio che rimanga a casa e non commenti, questa è una squadra che farà il suo onesto campionato e si salverà tranquillamente”.

Ma tra chi intravede segnali di crescita e dà fiducia alla squadra, c’è chi invece appare più catastrofico che mai, disegnando un quadro alquanto complesso di stagione, come dice Paolo Lunardi: “Dopo questa vittoria una cosa è certa: retrocessione sicura visto che quest’anno ne scendono 2”, seguito a ruota da Gigi della Valle: “Una vittoria che vale una sconfitta contro 4 ragazzini di Cremona dovevamo vincere di 30 invece abbiamo faticato fino alla fine. Dietro nessuno ha voglia di difendere”, concetto reso ancor più chiaro dal commento di Giordano Piffero che nella vittoria ci vede solo le assenze della Vanoli: “Abbiamo vinto contro dei minorenni. Onore a Cremona”.

Alessandro Burin

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