Il tema della riapertura degli impianti sportivi al chiuso è uno dei nodi principali della ripartenza post covid-19 per uno sport, la pallacanestro in questo caso, che letteralmente vive sugli introiti da botteghino, rimasti a zero nell’ultimo anno e mezzo e che hanno bisogno di tornare a fiorire come sempre fatto.
Il tema non riguarda solo una parte puramente economica, ma anche quella affettiva dello sport stesso, con il tifo che da sempre è motore e viatico di quelle emozioni sane che solo lo sport sa regalare.

Ad oggi il Governo, dopo una decisa battaglia delle istituzioni sportive, ha deciso di allargare la percentuale di presenza nei palazzetti dal 25% iniziale al 35%, una quota ancora troppo bassa però per pensare ad una vera e propria ripartenza del movimento.

Le contrattazioni continuano nelle alte sfere dei palazzi decisionali. L’idea del Presidente di Lega Gandini e del Presidente Federale Petrucci è quella di arrivare a quota 50% almeno per l’inizio del campionato di LBA, fissato nel weekend del 25-26 settembre, con la prospettiva di alzare questa percentuale fino al 100% nei mesi a venire, con misure precise che partono dal Green Pass obbligatorio per chiunque entri nell’impianto, all’obbligo di mascherine.

Una situazione ancora tutta in divenire ma che intanto anima la parte più verace, focosa, calda e a volte estrema dal tifo, ovvero gli ultras che, riunitosi insieme e discutendo della tematica, hanno emesso un comunicato deciso apparso sulla pagina Facebook degli Ultras Milano, con cui rendono noto come alcune tifoserie organizzate in Italia non entreranno nei palazzetti fino a che la percentuale di presenza non sarà portata al 100%.

Questo il comunicato:

“Dopo una lunga riunione coi rappresentanti di tutte le tifoserie organizzate di LBA e diverse rappresentanze di tutte le altre categorie, si è giunti ad una scelta condivisa. Gli Ultras del Basket non entreranno in palazzi con ingressi contingentati e restrizioni !!!
Il tifo organizzato chiede in modo compatto un ripristino degli ingressi al 100% sul modello già diffusissimo in Europa e chiede un sollecito tavolo di confronto con le istituzioni sportive perché si adoperino nelle sedi opportune per un vitale ritorno alla normalità.
Una normalità che non è solo capriccio degli innamorati di uno sport ma esigenza di tutto un movimento sportivo che senza l’annesso economico rappresentato dalla “biglietteria” rischia il tracollo finanziario a scapito della stessa sopravvivenza di molte società.
I gruppi sottoscritti si impegnano ad attivarsi presto con iniziative a livello nazionale per dar visibilità alle proprie richieste. Sottoscrivono questo comunicato le tifoserie di: Olimpia Milano, Varese, Fossa dei Leoni 1970, Fortitudo Bologna, Virtus Bologna, Reyer Venezia, Pesaro, Napoli, Trieste, Dinamo, Sassari, Reggio Emilia, CentoBoys Caserta 2017, Biella, Rieti, Imola, Pistoia, Vigevano, Rimini, Jesi, Udine”.

Alessandro Burin

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