Da quando è cominciata l’era Mazzetti a Caronno Varesino gli Eagles hanno spiccato il volo e la crescita dei bianco-blu è sotto gli occhi di tutti. Malgrado le mille difficoltà di una piccola realtà di provincia, senza contare il Covid e tutto ciò che ne è derivato, gli Eagles Caronno hanno appena tagliato un traguardo di tutto rispetto superando gli oltre 100 tesserati.

A raccontare di questo importante successo è, con una evidente punta d’orgoglio nella voce, il direttore sportivo Fabio Mazzetti, fratello maggiore del presidente (e attuale capitano Eagles) Luca. Nel settembre 2018 i Mazzetti hanno ereditato la società fondata nel 1993 e condotto subito la Prima Squadra al salto in Seconda Categoria; la loro attenzione si è ovviamente focalizzata sulla crescita del settore giovanile e a oltre tre anni di distanza si raccolgono i primi importanti frutti del loro duro lavoro.

“Io e Luca abbiamo fortemente voluto farci carico di quest’avventura – esordisce Fabio Mazzetti – perché siamo molto legati alla realtà del nostro paese. Calcisticamente parlando siamo nati e cresciuti qui prima di abbracciare nuove avventure; ben presto, però, ci siamo riavvicinati agli Eagles in qualità di allenatori del settore giovanile e abbiamo preso parte alla ricostruzione della Prima Squadra nella stagione 2016/17. Tuttavia, dopo poco, ci siamo resi conto che la gestione societaria non era in linea con il nostro pensiero dal punto di vista sia tecnico sia umano. Da lì è nata una spaccatura interna che è durata un anno finché il Comune di Caronno Varesino ha deciso di credere e investire nel nostro progetto, dandoci così la gestione del Centro Sportivo”.

In questi anni la vostra gestione ha riscontrato una crescita di tutto rispetto nonostante il difficile periodo legato alla pandemia, è così?
“Direi proprio di sì e sono felicissimo di questo risultato: all’inizio non arrivavamo a 70 tesserati, mentre oggi superiamo il centinaio. Ciò significa che siamo cresciuti quasi del 50% e credo che per gli standard di una piccola società di paese come la nostra sia un traguardo di tutto rispetto. Considerando che siamo “stretti” fra due autentiche corazzate come Morazzone e Solbiatese, raggiungere questi numeri certifica la bontà del nostro lavoro sotto l’aspetto sportivo e umano. Morazzone e Solbiatese sono due grandissime società da prendere come modello di riferimento, come esempio da seguire per la crescita esponenziale che hanno vissuto nel corso degli anni e noi, nel nostro piccolo, vogliamo seguire le loro orme”.

A tal proposito, l’affiliazione con la Solbiatese come procede?
“Il progetto che stiamo portando avanti non potrà che portare a qualcosa di positivo per la nostra società. I 2008 della Solbiatese sono già venuti ad allenarsi qui e ben presto inseriremo qualcuno dei nostri con loro in modo tale da poter usufruire dell’apporto dei loro allenatori per quel che riguarda l’attività agonistica; discorso che si estenderà sicuramente anche ad altre categorie. Poi c’è il capitolo strutture su cui vogliamo investire parecchio per riuscire a crescere sempre più. Ripeto: noi siamo una piccola realtà in crescita e dobbiamo imparare da chi ci circonda. Per questo voglio ringraziare Stefano Milanta, Mirco Barban e Carmine Gorrasi per la vicinanza e il sostegno che ci stanno dimostrando”.

Tornando al discorso della crescita, il prossimo obiettivo sarà quello di arrivare ad allestire una squadra di Giovanissimi a 11?
“Esatto. Al momento, oltre alla Prima Squadra, abbiamo i Giovanissimi Under14 9c9, gli Esordienti, i Pulcini, i Primi Calci e i Piccoli Amici. Con l’inizio della prossima stagione contiamo di avere una squadra mista 2008/09 a 11 e, dato che le due annate messe insieme contano circa 25 elementi, i presupposti per riuscirci ci sono tutti. Sarebbe per noi un ulteriore grande traguardo che manca dal 2010. Sognando più in grande posso dire che se riuscissimo a mantenere costanti queste annate potremmo arrivare ad allestire fra sette anni la trafila completa del settore giovanile. Sappiamo che non sarà facile, ma il nostro discorso si basa sulla progettualità e sulla mentalità: per arrivare all’obiettivo dovremo crescere a livello di strutture, di organigramma e in ogni altro minimo aspetto”.

Appurato che la crescita dipende anche dalle migliorie delle strutture, a che punto è la realizzazione del campo in sintetico di cui si parlava lo scorso anno?
“Parliamo di una miglioria che ci aiuterà sensibilmente a far crescere la nostra Attività di Base ma, al momento, i lavori non sono ancora partiti. Stando ai pronostici fatti dal Comune si dovrebbe iniziare nel mese di dicembre: non conosco i tempi tecnici di realizzazione, ma mi auguro che sia pronto per la primavera del 2022. Spero che sia davvero così; io sono un uomo di parola e non mi piace essere preso in giro. Quello che avevamo promesso di fare l’abbiamo fatto e i risultati di questi anni sono evidenti: siamo cresciuti a livello di società e con la gestione del Centro Sportivo abbiamo dato lustro al Comune stesso. Inoltre, altro aspetto non da poco, siamo l’associazione sportiva con il maggior numero di tesserati del paese. Questo traguardo l’abbiamo raggiunto con tanta fatica e impegno, ma per proseguire su questa linea serve il sostegno necessario: ci hanno promesso un campo di allenamento a 7 in sintetico con spogliatoi nuovi e vogliamo averlo, anche perché il bando c’è stato esattamente un anno fa…”.

Senza il sostegno del Comune, quanto è difficile crescere?
“Voglio precisare che il Comune di Caronno Varesino ci è stato vicino fin dall’inizio e i rapporti positivi e costruttivi continuano. È chiaro, però, che per avere un Centro Sportivo sempre più completo serve un ulteriore step: il sogno, quasi utopistico, sarebbe avere una piccola tribuna al campo. Questo, insieme al futuro campo in sintetico e alla tensostruttura, trasformerebbe il nostro “nido” in un Centro Sportivo praticamente perfetto, tra i migliori della provincia, garantendo così la crescita dei ragazzi in un ambiente accogliente e genuino”.

Hai parlato di impegno e fatica: chi sono i protagonisti che portano avanti la realtà Eagles Caronno?
“Il ringraziamento più grande va alla dirigenza e a tutto lo staff. Senza la passione di chi, uscito dal lavoro, vi dedica pomeriggi, serate e notti insonni rinunciando a tante altre cose, la società non sarebbe arrivata dov’è ora. Io e Giorgia, factotum Eagles, Luca e il vicepresidente Massimo Ghiringhelli ci teniamo davvero a ringraziare tutti gli allenatori che investono tempo ed energia nella nostra causa: senza Giulia, Federica, Nuccio, Luca, Elia e mister Maresca non saremmo qui. Parliamo di mister giovani, laureati in scienze motorie che sanno come far crescere i nostri piccoli aquilotti. Non voglio dimenticarmi nemmeno di Roberto, Flavio ed Ilenia, sempre disponibili ogni qualvolta ce ne sia bisogno. Il ringraziamento più grande va poi agli sponsor che ci danno costantemente fiducia e sostegno, ma un grande grazie va anche ai genitori che ci affidano i loro figli per farli crescere sotto l’aspetto sportivo e, soprattutto, umano”.

Anche a livello di crescita sportiva ci sono da segnalare alcuni importanti traguardi, dico bene?
“Edoardo Luchini, attaccante della Primavera del Como, Tommaso Giardino della Pro Patria e il capitano della Juniores Nazionale del Varese Lorenzo Ritondale sono cresciuti nel nostro vivaio. La loro carriera ci inorgoglisce ulteriormente perché significa che stiamo davvero lavorando nel modo giusto. Se riuscissimo ad avere un sempre più fiorente settore giovanile potremmo aiutare la nostra stessa Prima Squadra, crescere ulteriormente, ed ampliare gli orizzonti futuri. Pian piano arriveremo a raccogliere risultati importanti anche in Seconda Categoria, e il pareggio di domenica contro una corazzata come il Marnate Gorla ne è al dimostrazione: abbiamo raggiunto il 3-3 in una partita combattuta grazie ad una prestazione di grande cuore. Di cuore ne abbiamo in abbondanza e lo mettiamo in tutte le cose che facciamo; ecco spiegato perché siamo cresciuti così tanto”.

Impegno, cuore, passione, fatica e risultati; quale sarà il futuro degli Eagles Caronno?
“Ci auguriamo che il futuro sarà di ulteriore crescita: le nostre porte sono aperte a tutti e chiunque può trovare qui un ambiente sano, fatto di passione per il calcio e mentalità positiva. La crescita, però, come già ribadito, non dipende solo da noi. Oltre al maggior sostegno del Comune sarebbe bello avere un riscontro anche dalla cittadinanza: rappresentiamo questo paese e diamo il massimo ogni giorno. I risultati sono per loro e in cambio ci piacerebbe avere più partecipazione sui campi. Ognuno, nel suo piccolo, può darci una mano a spiccare il volo”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui