Calcio parlato e calcio giocato. Le aspettative dell’estate saranno state rispettate? Giunti praticamente alla fine del girone d’andata (al netto dei recuperi, manca una sola giornata e da domenica 16 gennaio comincerà il ritorno) è tempo di bilanci. Tra delusioni e sorprese, ecco la prima parte del pagellone di fine anno del Girone B di Serie D:

FOLGORE CARATESE 6.5 (due partite da recuperare) – La media è arrotondata per difetto, va detto. Non è tanto per la posizione di classifica, sia chiaro: il settimo posto con 26 punti in 16 partite è decisamente un risultato importante, ma la squadra fatica notevolmente con le compagini un po’ più “tecniche”, tanto che tre sconfitte sono arrivate con Legnano, Castellanzese e Arconatese. La formazione di Longo resta comunque in linea con gli obiettivi, ma deve cercare di sbagliare il meno possibile. Spauracchio.

SPORTING FRANCIACORTA 6.5 – Forse la squadra più oscillante di tutto il girone: basta vedere le ultime due uscite, vittoria per 5-2 sulla Castellanzese, seguita dalla sconfitta per 5-1 in casa del Breno. 32 gol realizzati e 37 subiti dicono il resto: una squadra veramente indecifrabile che necessita assolutamente di più continuità. Tutto sommato 23 punti restano un buon bottino. Imprevedibile.

REAL CALEPINA 6.5 (due partite da recuperare) – Un voto che forse non si rifà più di tanto ai risultati conseguiti sul campo, ma all’efficienza della segreteria e della dirigenza. Due ricorsi su due vinti per le stesse motivazioni sono cosa rara in Serie D (e forse un unicuum). Parlando strettamente di campo spiccano su tutti un giocatore come Giangaspero e un giovane come Tirelli. Efficiente.

VIS NOVA 6.5 – Media arrotondata per eccesso, soprattutto per gli ultimi risultati ottenuti che hanno portato le Lucertole ad abbandonare la zona caldissima della classifica. Gli innesti di dicembre, Beretta e Manti, hanno decisamente portato nuova linfa alla squadra che sembra proprio essere riuscita a prendere una boccata d’aria fresca. In risalita.

PONTE SAN PIETRO 6 (una partita da recuperare) – 19 punti (4 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte) non sono certamente da buttare via, ma per quanto visto – specie in mezzo al campo (vedi Signori) – il Ponte San Pietro avrebbe potuto fare un passetto in più. Una squadra capace di frenare la corsa dell’Arconatese sullo 0-0 , di vincere a Sona calando la manita ma di perdere quelle partite che sembravano più semplici sulla carta. La squadra di Giacomo Curioni è, come del resto la maggior parte delle compagini di questo raggruppamento, oscillante ma tutto sommato sufficiente. Coriaceo.

CREMA 6 (due partite da recuperare) – Certamente un avvio non dei migliori, ma nell’ultima parte del girone d’andata la squadra di Bellinzaghi ha provato a risollevarsi. Una rosa competitiva, che vanta la punta di diamante Ferretti, ma anche un estremo difensore come Ziglioli, capace di salvare in diverse circostanze il risultato. Bianconeri che meritano la sufficienza, ma che senza dubbio avrebbero potuto fare qualcosa in più. Stiracchiato.

VILLA VALLE 6 (una partita da recuperare) – Altra squadra dall’avvio complicatissimo, ma con Alessio Delpiano (subentrato a Valter Bonacina), la squadra ha cominciato a mettere qualche punticino in saccoccia, anche se la posizione in classifica resta precaria (15 punti). 17 gol fatti e 27 subiti non sono una media stratosferica, ma la squadra potrebbe certamente risalire la china. Enigmatico.

BRIANZA OLGINATESE 5.5 – A Natale l’ormai ex tecnico bianconero ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni e al suo posto è subentrato Aldo Monza. Un avvio straripante per la neo promossa Brianza Olginatese, che però con il passare delle giornate è calata notevolmente (anche in tenuta fisica). Altalenante.

CARAVAGGIO 5.5 (tre partite da recuperare) – Vero, le gare da recuperare sono tre e potrebbero certamente sbaragliare completamente la classifica (e ovviamente il voto si alzerebbe), ma la squadra di Terletti, dopo un inizio buono, ha subito proprio uno stop: non tanto in prestazioni quanto a livello di risultati. Maldestro.

CASTELLANZESE 5 (una partita da recuperare) – Una prima parte di stagione da dimenticare per i neroverdi. Un avvio di campionato condizionato da infortuni, i risultati che faticavano (e faticano) ad arrivare, un attacco che lo scorso anno faceva sognare che nel girone d’andata ha faticato notevolmente a inquadrare la porta. Però le note positive non possono mancare: Ferrandino e Compagnoni, due pedine fondamentali, e i giovani che si stanno decisamente ritagliando tanto spazio nello scacchiere di Corrado Cotta. Qualcosa non ha funzionato, quello è fuori da ogni dubbio, ma per la squadra che lo scorso anno ha vinto i playoff del girone A, l’ultimo posto in classifica non era decisamente preventivato. Deludente.

Martina Crosta

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui