3600 metri di dislivello tra gli Appennini. Era la prima giornata davvero complicata del Giro d’Italia, e la 6^ tappa da Grotte di Frasassi a San Giacomo (Ascoli Piceno) non ha deluso. Tra salite e discese, tra pioggia e grandine, a sollevare le braccia al cielo è stato Gino Mäder (Bahrain Victorious). Crolla Alessandro De Marchi e Attila Valter conquista la vetta della classifica generale, diventando il primo ungherese della storia a indossare la Maglia Rosa.

Dopo le classiche scaramucce dei primi chilometri, Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec), Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Gino Mäder e Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Dario Cataldo (Movistar) e Simon Gugllielmi (Groupama FDJ) riescono ad uscire dal gruppo e a dare il via alla fuga di giornata. Il sestetto è ben presto raggiunto da Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen) durante l’ascesa a Forca di Gualdo, GPM di seconda categoria che viene vinto proprio da quest’ultimo.

Mohoric vince invece il successivo GPM di seconda categoria (Forca di Presta), ma gli occhi di tutti sono puntati sul gruppo perché uno straordinario Filippo Ganna si mette in testa a tirare e fa saltare la Maglia Rosa Alessandro De Marchi. Il fenomeno della Ineos ha così spianato la strada al suo capitano Egan Bernal (orientato alla vittoria di giornata) frazionando il gruppo già a metà tappa.

Lungo la discesa Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Alberto Bettiol (EF Education-Nippo) e Romain Bardet (Team DSM), approfittando dell’asfalto bagnato, hanno provato a conquistare terreno sul gruppo, ma Ganna non ha lasciato spazio e li ha ripresi ad una ventina di chilometri dall’arrivo. Davanti, nel frattempo si era formato un quartetto composto dai due Baharain, Cataldo e Mollema: i quattro mattatori di giornata hanno così attaccato la salita finale di San Giacomo con oltre due minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo.

A dieci chilometri dal traguardo Ganna si sposta e il treno della Deceuninck Quick-Step di Remco Evenepoel prende le redini del plotone per condurre le danze in salita, ma i big fanno male i loro conti: nonostante lo scatto finale di Bernal, seguito da Evenepoel, Ciccone e Daniel Martin, a vincere è lo svizzero Gino Mäder che approfitta dello straordinario lavoro di Mohoric per piazzare lo scatto decisivo a circa tre chilometri dal traguardo. La Bahrain riscatta così la sfortunatissima caduta di ieri del suo capitano Mikel Landa, costretto al ritiro, e comincia nel modo migliore il suo nuovo Giro.

La volata per il secondo posto è vinta da Bernal (che si aggiudica i 6” di abbuono) davanti a Martin (4” di abbuono), Evenepoel e Ciccone; ancora in lieve ritardo Yates, Vlasov e Vincenzo Nibali che non ha ancora smaltito i postumi della caduta di un mesetto fa. A vestirsi di rosa, però, a sorpresa è l’ungherese Attila Valter (classe ’98), bravissimo a rimanere attaccato alle ruote dei migliori e a raggiungere questa fantastica soddisfazione personale.

Ordine d’arrivo 6^ tappa

1. Gino Mäder (Bahrain Victorious) – 4h17’52”
2. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – a 12”
3. Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) – st
4. Remco Evenepoel (Deceuninck Quick-Step) – st
5. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) – a 14”
6. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) – a 25”
7. Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) – st
8. Marc Soler (Movistar) – 27”
9. Hugh Carthy (EF Education-Nippo) – a 29”
10. Aleksandr Vlasov (Astana) – st

Classifica generale

1. Attila Valter (Groupama FDJ) – 22h 17’06”
2. Remco Evenepoel (Deceuninck Quick-Step) – a 11”
3. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – a 16”
4. Aleksandr Vlasov (Astana) – a 24”
5. Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix) – a 25”
6. Hugh Carthy (EF Education-Nippo) – a 38”
7. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) – a 39”
8. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) – a 41”
9. Daniel Martin (Israel Start-Up Nation)– a 49”
10. Simon Yates (Team BikeExchange) – a 55′

Matteo Carraro
(immagine FB Giro d’Italia)

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