Tanta, tantissima delusione per Arianna Castiglioni: dopo essere entrata ieri prima in semifinale e poi in finale dei 100 rana agli Europei di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Kazan con il primo tempo, poco fa la bustocca non è riuscita a confermarsi e ha chiuso la sua finale soltanto al quinto posto in 1’04”75, peggiorando sia il tempo della batteria (1’04”40) che quello della semifinale (1’04”31).

Il sogno di salire sul podio e magari migliorare l’argento di due anni fa a Glasgow rimane tale perchè Castiglioni non è riuscita ad ingranare e ha nuotato una finale piuttosto anonima. Troppa la tensione e forse il peso di essere la favorita, emozioni che non le hanno consentito di esprimersi come era nelle sue corde. La medaglia d’oro, dunque, è andata ad una Martina Carraro impeccabile (1’04”01) che a distanza di due anni si è confermata campionessa europea in vasca corta nei 100 rana; seconde a pari merito la russa Evgeniia Chikunova (1’04”25) e l’estone Eneli Jefimova (1’04”25).
Smaltita la delusione, la Castiglioni tornerà in vasca alle 8.36 di sabato per le batterie dei 50 rana (finale domenica alle 17.41).

Ottimi riscontri invece per Nicolò Martinenghi, impegnato oggi nelle batterie e nella semifinale dei 100 rana. “Tete” ha centrato senza difficoltà la finale in programma domani alle 18.41 (diretta tv su RaiSport).
E’ entrato prima in semifinale con il secondo miglior tempo (56”39) dietro a Shymanovich (56”04) e davanti a Kamminga (56”42) e anche al compagno di squadra Fabio Scozzoli, quinto in 56”93 (out Pinzuti nono in 57”58) e pochi minuti fa si è qualificato per la finale nuotando un po’ più lento di stamattina, ossia in 56”54 che vale il quarto tempo di ingresso. Primo il bielorusso Shymanovich (55”45), secondo Kamminga (55”82) e terzo Sakci (56”47).

Pochi minuti dopo, Martinenghi fa la storia e si prende l’oro nella staffetta 4×50 misti maschile con tanto di record del mondo. “Tete”, Michele Lamberti, Marco Orsi e Lorenzo Zazzeri sono strabilianti e l’1’30″14 spazza via il precedente record italiano (1’31″54 ai Mondiali di Hangzhou del 2018) e abbatte il record mondiale della Russia (1’30″44) che resisteva dagli Europei di Copenhagen del 2017. La frazione a rana di Martinenghi è superlativa (47”76) ed è quella che lancia la squadra azzurra verso un vero e proprio trionfo.

Laura Paganini
(foto di Andrea Staccioli / Inside – DBM)

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