Continuano gli appuntamenti di UYBA Mystery Room, il format che va in onda ogni venerdì alle 13.30 in diretta sul profilo Instagram della UYBA. Oggi, oltre alle ex farfalle Alice Degradi, che sta recuperando dopo il grave infortunio al ginocchio e che giocherà di nuovo a Cuneo, e Serena Ortolani, che invece si è presa un anno di pausa dalla pallavolo giocata, è intervenuto il General Manager biancorosso Enzo Barbaro.
Bilancio, nuova squadra, ricordi e vacanze: sono tanti gli argomenti toccati dal dirigente, ottimamente spalleggiato da Giorgio Ferrario, conduttore e ideatore del programma.

“Quella passata è stata una stagione complicata – spiega Enzo Barbaro -. Abbiamo avuto tre focolai interni di Covid durante il girone d’andata e non facevamo in tempo a riprendere il ritmo e a ricompattarci come gruppo che dovevamo fermarci di nuovo a causa del virus. È stata molto dura, ma quando superi quei momenti delicati e ne esci come ne siamo usciti noi è bellissimo. Dopo quello che abbiamo vissuto, infatti, abbiamo raggiunto un risultato storico dal punto di vista sportivo, economico e di visibilità per il club come è il terzo posto in Champions League. Siamo sempre stati convinti di avere potenzialità e quando abbiamo ingranato lo abbiamo dimostrato. Ci teniamo stretti questo terzo posto anche perchè riuscire ad arrivare in semifinale nella maggiore competizione è un traguardo speciale per una società come la nostra”. 

Dal passato al futuro che, poi, non è così tanto lontano: la stagione 2021/2022 vedrà la UYBA ai nastri di partenza del campionato di A1 e della Coppa Cev, vinta già tre volte, l’ultima delle quali nel 2019. Venerdì prossimo ci sarà il sorteggio dei 16esimi di finale per un’edizione in cui la formazione bustocca sarà tra le assolute protagoniste insieme ad Eczacibasi Istanbul, eliminato nei quarti di finale di Champions League qualche mese fa, e Uralochka Ekaterinburg.
L’ambizione di fare bene in Europa, palcoscenico in cui la UYBA si trova a suo agio, si accompagna alla volontà di raggiungere buoni risultati anche in campionato dove Conegliano parte di nuovo favorita. “Non bisogna mai smettere di crederci – continua Barbaro -. Conegliano non so se sia imbattibile ma è una grande squadra. Noi proveremo a dare il massimo”.

La rosa è pressoché completa (manca un tassello) e dalle parole di Barbaro traspare soddisfazione. “Siamo riusciti a confermare buona parte del roster e questo è già un traguardo. Tenerci le giocatrici è questione di budget e ci sono opportunità che altri club possono permettersi mentre noi no, ma la nostra filosofia è quella che quando va via un giocatore ne cerchiamo subito un altro. Non abbiamo la presunzione di dire che ci vada sempre bene, ma alla UYBA funziona così. E’ per questo che dico a tutti di affezionarsi il giusto alle atlete perchè sono destinate ad andare via da Busto. Per quanto mi riguarda, questo lavoro è estremamente stimolante perchè ogni anno costruisco una squadra con delle giocatrici che qui crescono ed esplodono. Noi dobbiamo essere felici della continuità di risultati e di esserci sempre sul palcoscenico nazionale. Come longevità di club, infatti, rimaniamo noi e Bergamo e mi fa piacere che ora Bergamo stia trovando investitori. A Busto sono cambiati allenatori, giocatrici, proprietà ma la UYBA continua ad esserci e questa è la cosa più importante”.

Cosa sogna, quindi, Enzo Barbaro per il futuro della società biancorossa? “Continuità, ossia proseguire su questo livello e trovare sponsor che ci diano una mano. Sportivamente, mi piacerebbe tornare a vincere qualcosa di veramente importante e prima o poi capiterà anche a noi. Vorrei potermela giocare alla pari a livello di budget come è successo nell’anno dello scudetto. Per il resto, mi auguro di stare così bene assieme per tanti anni ancora come gruppo di lavoro”.

Immancabili una domanda sui ricordi più belli e sulle vacanze: “Con Giulia (Leonardi, ndr) siamo stati quattro giorni a Santorini per il nostro anniversario di matrimonio e ogni weekend la raggiungo a Cesena, al mare. Credo che di momenti bellissimi ce ne siano stati tanti: su tutti l’euforia che è seguita alla finale di Champions League a Stettino, in Polonia, quando, nonostante non avessimo vinto, abbiamo festeggiato alla grande, oppure le celebrazioni post scudetto del 2012; abbiamo festeggiato per 15 giorni, sembrava di essere in un’altra dimensione”.

Laura Paganini

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