Gira e rigira, riciccia sempre il Covid. Di fatto bypassato la stagione scorsa. E invece convitato di pietra di quella ai nastri di partenza. Così, il 21/22 biancoblu si apre con Mangano e Parker assenti causa tampone positivo. Circostanza (comunque antecedente al raduno), comunicata sui gradoni dello “Speroni” direttamente da Sandro Turotti. Ad apertura di un’annata che (ahinoi), dovrà ancora fare i conti con l’emergenza.
Al netto del contagio (i due di cui sopra si aggregheranno al gruppo una volta negativizzati), la nuova Pro Patria di Luca Prina va già di corsa in campo (robusta sgambata con prima sessione tattica) e persino davanti ai taccuini. Nel senso di format casual con interviste juke-box. Cioè, metti il gettone (virtuale) e ti arriva il giocatore. Seppur compressi tra allenamento e pranzo dal Feroce, la formula messa in cantiere da Nicolò Ramella potrebbe avere il suo perché.

foto Pro Patria

Passando alle parole, il DS tigrotto sposa la concretezza. Che non è maniavantismo: “Non voglio fare l’antipatico ma migliorarsi sarà difficile. Perché mantenere certi livelli è molto più complicato che raggiungerli. Saremo inseriti in un girone che non conosciamo, con una squadra rinnovata, un nuovo allenatore e il preciso input societario di schierare 5 under. Dopo un quinto posto le aspettative sono alte. Ma dobbiamo tener conto di tutti questi fattori”.
In giornata (dopo l’anno a titolo temporaneo) verrà ufficializzata l’acquisizione dal Genoa a titolo definitivo dell’attaccante Davide Castelli (triennale?). Ulteriore indizio a riprova della nuova politica improntata alla patrimonializzazione. E non più ai prestiti: “Non si può sempre valorizzare. Significa lavorare per altri. In questo senso, abbiamo già dato… Da qui alla fine del mercato ci mancano altri 3/4 pezzi (portiere, due esterni ed una punta, ndr). Probabilmente qualcuno arriverà già prima della fine del ritiro di Sondalo del 31 luglio e magari qualcuno questa volta sarà in prestito. Veniamo dopo una stagione da record con 3 giocatori finiti in B (Gatti, Kolaj e Latte Lath), uno che può ancora andarci come Greco e un passaggio in cadetteria saltato causa infortunio (Lombardoni presente all’allenamento e in fase di riabilitazione, ndr). Credo che sia un record per la Pro Patria”. Nel post 2009/10 furono di più. Ma insomma, sul valore esoterico di quella squadra e di quella stagione non è davvero il caso di tornare.                                  

Il discorso su due piedi con Luca Prina propone pochi concetti e un titolo. Partiamo dal secondo: “Voglio una squadra che pensi al gioco. Voglio lucida follia. Ho entusiasmo e gioia di lavorare in quello che penso sia il posto giusto per farlo”. Quanto alle idee di gioco, prevale il pragmatismo: “A luglio è facile parlare di idee. Poi è sempre il campo a fare la differenza. Ripartiremo dalla base tecnica che ho trovato. Dovremo farne tesoro. Voglio sottolinearlo perché non sembri scontato. E’ prezioso ripartire da una base tecnica e societaria come quella della Pro Patria”.        

Giovanni Castiglioni

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