Prosegue il tour de force della Pallacanestro Varese che domani alle 17.30 recupera la sfida casalinga contro Brindisi che era inizialmente prevista per il 10 gennaio. Varese ci arriva con sei sconfitte consecutive, Brindisi senza il suo miglior giocatore, Harrison. Fatto, quest’ultimo, che non ha impedito ai pugliesi di vincere la partita di lunedì sera contro Reggio Emilia. Bel biglietto da visita per un match che negli anni non è mai stato banale, ma mai come quest’oggi l’OJM deve guardare assolutamente a sé.

La classifica inizia a farsi veramente pesante e la sconfitta nel derby con Cantù ha portato a 4 – ma sarebbero 6 considerando lo 0-2 negli scontri diretti – i punti di ritardo sulla zona salvezza con la Fortitudo che ha battuto Trento formando un plotone di 4 squadre a quota 12 e coi trentini che hanno deciso di esonerare coach Brienza per dare una scossa all’ambiente. Per reagire, però, serve una maggiore tenuta fisica, quella mancata negli ultimi 10′ delle due sfide contro Trieste e Cantù.
Tenuta che servirà soprattutto a livello difensivo che è il punctum dolens di questa Varese. Basterà l’arrivo di Egbunu a migliorare in retroguardia l’OJM? Verrà gettato direttamente nella mischia o, più saggiamente, verrà portato in condizione per usarlo quando a regime? L’OJM è già rimasta scottata una volta con Jalen Jones infortunatosi dopo pochi secondi nella ormai inutile nonché cancellata gara contro Roma.

E’ pur vero che oggi la situazione è già critica – salvo possibili cambi di scena in Legabasket sul fronte blocco retrocessioni – e domenica vi sarà un potenziale scontro diretto con Cremona, ma è altrettanto vero che vi sono tante giornate ancora davanti nel calendario biancorosso. Senza dimenticare di un Morse finalmente incisivo, seppur vada considerato come giocatore da non più di 15′ a gara per i limiti tecnici e come, fino ad oggi, la convivenza con Scola è stata oltremodo difficile. La scelta spetterà a coach Bulleri, valutando anche le condizioni di Egbunu, oltre, ovviamente, all’esito del tampone del nigeriano.  

Non è una vigilia facile per Varese, ma per ripartire servirà chiarire un concetto base: senza sudore nella propria metà campo difensiva non si va lontano. Le 14 gare che hanno preceduto questa sfida dovranno aver insegnato qualcosa a questo gruppo. Altrimenti anche con Brindisi il copione appare già scritto.

Matteo Gallo

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