È un trionfo a tinte biancorosse, o meglio nere visto il colore della maglia di Milano ieri sera, quello della Finale della Coppa Italia 2021 targata Frecciarosa. L’Armani Exchange rispetta ampiamente i pronostici e stravince la finale contro una Carpegna Prosciutto Pesaro che nulla può di fronte alla potenza fisico-tecnica di una Milano che continua a fare la voce grossissima in territorio nazionale e non solo. 
La squadra sembra essere una vera e propria schiaccia sassi che pare sia riuscita a trovare la tanto agognata formula giusta per elevarsi a irraggiungibile potenza del basket italiano ed europeo. Un gruppo completo, capace di dominare queste Final Eight in modo autoritario, stravincendo tutte e tre le gare che ha dovuto affrontare, compresa la finale di ieri, vinta per 87-59.

Il trionfo segna un solco profondo tra la squadra di Ettore Messina e le altre in Italia, lasciando impressionati soprattutto per la facilità con la quale l’Olimpia sia riuscita in ogni sfida a mettere a segno dei parziali devastanti, tutti tra secondo e terzo quarto, chiudendo i match ben prima dell’ultimo periodo. 
È successo così anche ieri quando, dopo un primo quarto tutto sommato equilibrato, terminato 21-15 per i padroni di casa, Milano nel secondo quarto ingrana la quinta è segna un parziale clamoroso di 27-6 che chiude il match. 

L’Olimpia costruisce questo successo a partire da una difesa di ferro, capace di dare intensità e ritmo alla gara, di togliere fiato e idee agli avversari e di limitarne tutte le velleità offensive, vedasi l’1/12 all’intervallo di Pesaro, eloquente alzata di bandiera bianca. 
Pesaro, però, nulla ha da recriminare ed esce sconfitta sì da questa Coppa Italia ma si porta dietro una grandissima Final Eight, arrivata quasi come la novellina del gruppo e capace di lasciare più che soddisfatti tutti i suoi tifosi. La finale, infatti, mancava ai marchigiani da 17 anni. Nulla hanno potuto contro i più forti, ma andando avanti così il nuovo corso targato Jasmine Repesa porterà tante soddisfazioni ad una squadra che ha vissuto le ultime annate in maniera più che tribolata.

Milano, dal canto suo, segna due alla voce trofei in bacheca quest’anno, con la fame di mettere anche lo scudetto e soprattutto di andare fino in fondo in una Eurolega che è il vero obiettivo di coach Messina e dei suoi ragazzi.

Ax Armani Exchange Milano-Carpegna Prosciutto Pesaro 87-59 (21-15, 48-21, 74-36)
Milano: Punter 13, Leday 13, Moretti 5, Moraschini 7, Rodriguez 1, Biligha 7, Cinciarini 2, Delaney 10, Shields 9, Hines 5, Datome 15, Wojciechowski. Allenatore: Messina.
Pesaro: Drell 12, Filloy 5, Cain 15, Robinson 4, Tambone 4, Mujakovic ne, Robinson, Basso ne, Serpilli, Filipovity 12, Zanotti 2, Delfino 5. Allenatore: Repesa.
Arbitri: Sahin-Begnis-Giovannetti.
Note – Tiri liberi: Milano 13/15, Pesaro 3/11. Nessun uscito per cinque falli

Alessandro Burin

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