Abbiamo ancora 180 minuti per regalare a questa società meravigliosa una vittoria, ce la metteremo tutta”. Calogero Vacirca centrocampista della Castanese non fa sconti e non nasconde un po’ di amarezza per l’andamento di questo campionato. 
Abbiamo tutti accettato l’idea del mister ovvero quella di un modulo che non avesse una punta fissa, un modulo esteticamente bello ma certamente meno pratico, spiace perché qualche punto in più lo avremmo meritato e sono convinto che in un campionato più lungo avremmo raggiunto risultati diversi“.

Relegati all’ultimo posto in classifica, i neroverdi non sono ancora riusciti ad archiviare la prima vittoria stagionale. Anche nel turno infrasettimanale ci sono andati vicini: sopra 1 a 3, si sono fatti rimontare dalla Pontelambrese, vittoriosa poi per 4 a 3. Cosa è successo?
Credo che per 70 minuti non ci sia stata partita, abbiamo fatto molto bene e finalizzato a dovere, poi siamo un po’ calati fisicamente e mentalmente e abbiamo pagato un prezzo carissimo, ancora una volta ogni minimo errore che facciamo ci costa tanto e anche con la Pontelambrese ci abbiamo messo parecchio del nostro per non vincere nemmeno questa partita”.

Eppure le prestazioni fino ad oggi non sono mancate…
No, affatto, siamo sempre usciti dal campo dopo aver dato tutto, a questo gruppo non si può recriminare nulla dal punto di vista della volontà e dell’impegno, talvolta a fine partita nemmeno noi “senatori” sappiamo cosa dire, però non possiamo non fare i conti con altri limiti”.

A proposito di senatori: essere veterani di questa squadra a soli 29 anni non fa un po’ strano?
Devo dire che non mi era mai capitato di essere tra i più vecchi, si un po’ strano fa, ma ripeto la scelta della società di puntare sui giovani è stata giusta anche e soprattutto in vista di quello che si spera sarà un campionato completo”.

Tra questi giovani ce n’è qualcuno che ti ha stupito? Come ti comporti con loro?
Milani mi ricorda molto me qualche anno fa, è uno che parla davvero pochissimo, però non si tira mai indietro, né in allenamento né in partita, è molto disponibile e molto tecnico, ecco quanto a tecnica è più forte lui (ride ndr); io sono un rompiscatole, lo so, in allenamento li massacro questi ragazzi, ma in partita non perdo mai l’occasione per incoraggiarli”. “Aggiungo però un concetto prosegue Vacirca in merito al discorso fuoriquota: ho giocato 5 anni ad Oleggio e c’è stata una stagione in cui i fuoriquota erano solo due, la differenza si è vista, il livello del campionato era molto più alto, e questo perché non si possono forzare i tempi su ragazzi costretti a giocare in categorie che magari in quel momento non gli competono, sono scelte forzate che finiscono per bruciare giocatori, quegli stessi giocatori che talvolta non vivono la competizione e sono coccolati dalle società che puntano a tenerseli stretti più per questioni numeriche più che qualitative”.

Tornando al discorso campionato è una lotta a due tra Varesina e Brianza Olginatese, chi pensi sia la favorita?
Credo innanzitutto che si deciderà allo spareggio e trovo giusto che a giocarselo siano Varesina e Brianza Olginatese perché hanno qualcosa in più, fra le due vedo favorita l’Olginatese, mi sembra più compatta, più squadra; sarà bello comunque arrivare in serie D tramite una finale con una cornice di pubblico, i tifosi ci sono mancati, io per la partita con il Milano City di domenica ho invitato i miei amici a Castano, sono pronto a ricevere i loro sfottò in cambio di un po’ di tifo (ride ndr)”.

Toglici una curiosità: sei un giocatore molto costante e anche molto duttile, ma tu dove preferisci giocare?
Dove preferisco giocare sicuramente nei tre di centrocampo, dove ho giocato quest’anno non lo so nemmeno io…terzino, difensore centrale, esterno di centrocampo…mi metto a disposizione del mister e della squadra, quando mi alleno punto sempre ad una maglietta dal numero 1 al numero 11, tutto il resto viene dopo”.

Andiamo oltre questo campionato: il futuro di Calogero Vacirca sarà ancora neroverde? 
Con la società parleremo a bocce ferme, io però non mi nascondo, mi piacerebbe molto rimanere: sono qui dallo scorso agosto e ho trovato una famiglia, sono un giocatore fortunato perché ho avuto a che fare solo con società speciali, non è poco, soprattutto in questi periodi e in queste categorie, vediamo cosa succederà ma se dipendesse solo da me non avrei dubbi”.

Mariella Lamonica

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