Nell’anno magnifico a livello di risultati per il Busto Nuoto Sincronizzato, c’è un’atleta che su tutte spicca per il grande salto di qualità compiuto in campo nazionale ed internazionale: Susanna Pedotti.
La giovane draghetta del 2004 sta compiendo quella crescita fondamentale nella formazione di uno sportivo, che poi identifica il vero punto di svolta tra chi finisce nell’elite della disciplina e chi no. Susanna con tanto lavoro, passione e dedizione, passo dopo passo sta migliorando sempre più e acquisendo consapevolezza delle proprie forze e dei propri punti deboli.

Una maturazione che l’ha portata in tutte le specialità eseguite nelle varie gare dell’anno a conseguire grandi risultati e diventare punto forte della società. Che si parli di squadra o di individuale la sostanza non cambia, quando c’è in vasca Susanna una medaglia può sempre arrivare.
Il percorso intrapreso con la sua allenatrice Stefania Speroni può solo portare a grandi risultati, come dimostrato agli ultimi campionati italiani juniores di Roma, dove Busto ha fatto incetta di ori, così come la sua atleta.

Che Campionati Italiani Juniores sono stati per te questi ultimi a Roma?
“Molto soddisfacenti: 4 ori tra Singolo, Doppio, Combinato e Obbligatori direi che sono un ottimo risultato, corredato poi dalla vittoria della classifica di squadra ad arricchire il tutto. E’ stata una grande soddisfazione per tutte noi raggiungere questi risultati perché ci siamo allenate davvero molto per preparare questi campionati senza neanche troppo tempo, ma devo dire che lo spirito di squadra e l’unione che abbiamo creato è stata fondamentale, tanto che ci siamo divertite molto anche negli allenamenti di preparazione alle gare. Siamo davvero una bella squadra e mi trovo molto bene con le mie compagne”.

Al di là di questa competizione, per te è stato un anno importante nel quale sei cresciuta molto ed i risultati lo dimostrano. Ti senti in questa fase di crescita e dove secondo te hai ancora da migliorare?
“Sicuramente ciò in cui mi sento cresciuta nell’ultimo anno è il modo in cui approccio alle gare e la tranquillità con cui arrivo ad esse, come se fossero tutte una cosa normale. Questo è dovuto al fatto che, facendone tante ormai, sto accrescendo sempre più la mia esperienza e riesco anche tecnicamente a trovare le sbavature da correggere, apportando sempre più modifiche che rendono i miei esercizi migliori. Penso che ci sia sempre qualcosa da migliorare, ed anche il confronto in gara con le mie avversarie è utile per capire dove sono più debole e devo lavorare di più e dove sono più forte, così da capire dove concentrarmi maggiormente durante il lavoro in allenamento”.

Qual è la specialità che ami di più tra le tante che fai?
“Quella dove mi diverto di più è sicuramente la squadra, perché prepariamo l’esercizio insieme, entriamo in vasca unite, fatichiamo insieme per raggiungere l’obiettivo per il quale abbiamo lavorato in allenamento. E’ bellissimo vivere le emozioni della gara con le mie compagne e condividere questi sentimenti, a differenza invece di quando scendo in vasca individualmente, provando sensazioni diverse. Un’altra specialità che poi amo molto è sicuramente il Duo, perché si crea un’intesa particolare con la mia compagna ed è una cosa bellissima la nostra connessione”.

Com’è il rapporto con la tua compagna di vasca nel duo, Alessia Macchi?
“Nuotiamo insieme ormai da 5 anni e abbiamo creato una connessione ed una complicità bellissima. Un’intesa che avevamo fin da piccole, che ci ha portato a fare il doppio insieme e che non si ferma solo al nuoto ma va anche ben oltre, con un rapporto esterno molto forte tra di noi e questo è fondamentale poi quando si va in vasca. Siamo molto legate come amiche”.

Non solo campionati nazionali però per te, perché pochi giorni fa hai anche vissuto l’esperienza degli Europei a Malta.Che gare sono state e cosa ti porti dietro?
“E’ stata un’esperienza tosta. Le tre settimane di ritiro che abbiamo fatto non sono state semplici e fortunatamente mi sono trovata davvero bene con tutte le mie compagne della squadra. Un po’ meno devo dire con le allenatrici che, non essendo quelle che mi allenano durante l’anno, avevano modalità diverse da quelle a cui sono abituata. Devo dire però che, a parte tutte le difficoltà che ci possano essere state, mi porto dietro il gruppo che abbiamo creato e le soddisfazioni che ci siamo tolte. Sicuramente guardando le altre Nazionali ho trovato delle selezioni più pronte, più sul pezzo rispetto a noi. Entrando in gara ho avuto la sensazione che fossero più concentrate, ma questo penso sia anche dovuto al fatto che alcune squadre preparavano questa gara da tutto l’anno, mentre noi abbiamo fatto tutto in tre settimane, dovendo conciliare ed unire ragazze provenienti da sei società diverse in così poco tempo e non è facile”.

Hai parlato delle allenatrici della Nazionale e allora ti chiedo quanto e come è diverso il rapporto con la tua allenatrice a Busto?
“Con Stefania Speroni, la mia allenatrice a Busto, mi trovo benissimo e penso che sia la migliore che abbia mai avuto. Anche se non mi conosce da quando ho iniziato a fare questo sport, lei sa ogni mio punto debole ed ogni mia qualità, riesce a capirmi durante gli allenamenti anche senza che io le dica nulla, sa di cosa ho bisogno o di cosa le debba dire senza nemmeno che io parli. Non so come faccia ma ci riesce e per me questo è bellissimo e penso che sia una top allenatrice. Ovviamente, come in tutti i rapporti, non sempre andiamo d’accordo emotivamente parlando, ma l’importante è che poi ogni volta riusciamo a trovare il punto d’incontro per andare avanti migliorando e facendo le cose per bene. Se penso a tutto questo e faccio un confronto con le allenatrici in Nazionale trovo molte differenze. L’ambiente è diverso quando vado con l’Italia, non c’è la stessa complicità, c’è molta meno sincerità in Nazionale e questo non mi piace molto. A Busto siamo molto più gruppo”.

Tra poco anche per il Nuoto Sincronizzato partono le Olimpiadi dove ci sarà Gemma Galli, quanto tifo farai per lei? Sogni concretamente un giorno di essere anche tu in vasca ai Giochi?
“Ovviamente arrivare alle Olimpiadi è un mio grande sogno. Queste purtroppo saranno diverse dal solito per tutta la condizione che c’è attorno e che stiamo vivendo legata al coronavirus, però seguirò tutte le gare di Gemma e la sosterrò al massimo. Noi tutte a Busto le abbiamo mandato i nostri più grandi in bocca al lupo e spero che possa sentire il nostro tifo fin da qui. Sono molto felice per lei e per questa bellissima esperienza, anche se sarà un po’ insolita rispetto agli altri anni”.

Alessandro Burin

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