Due gare interne. Due pareggi. Così lontani nello sviluppo. Così vicini nel peso specifico da mettere a didascalia. Un piccolo passo per la classifica. Un grande passo per l’autostima della Pro Patria. Che ieri contro la Carrarese ha rifiutato di perdere. Forse (soprattutto), perché i valori messi in campo non lo avrebbero giustificato. E perché quando c’è di mezzo una Gran Figura come Beppe Le Noci, chiudere il commento a triplice fischio non ancora esalato, può rivelarsi un pessimo affare. Prossima fermata il “Piola” di Vercelli (sabato ore 15). Scontro di Pro ad alto tasso di playoff. Da affrontare senza gli squalificati Parker e Cottarelli. Per un coefficiente di difficoltà di crescente rilevanza.      

Il sesto senso. Pareggio che vale il sesto risultato utile consecutivo (3 vittorie e 3 pareggi). Striscia inferiore alle 8 giornate del 2018/19 (11 se non consideriamo la sconfitta con il Pro Piacenza poi emendata). Attualmente in tutta la categoria stanno facendo meglio solo Ternana (imbattuta) a 19, Renate (12), Bari (9), Como (8). Catanzaro e Lucchese sono parimenti a 6. La rete di Marilungo ha invece interrotto a 382’ l’inviolabilità della porta bustocca. Il record (recente) in C restano i 395’ tra la 15^ e la 20^ del 2018/19.  

Chi non Risiko non rosica. “Abbiamo dimostrato equilibrio nel disordine della partita”. Frase post gara di Ivan Javorcic che iscriviamo nello zibaldone degli ossimori dello spalatino. Schermato Bertoni (a riprova che Baldini ha saputo imparare dagli errori…di Gregucci), la sintesi del primo tempo biancoblu è stato l’imbarazzo nel portare il gioco nell’altra metà campo. Ambascia superata nella ripresa con l’inserimento di Kolaj tra le linee. Mossa arguta, non necessariamente scontata, tattica nel senso più nobile del termine.     

A Cesare quel che è di Cesarini. Tecnicamente, prende il nome di walk-off. Nella gergalità sportiva anglosassone, l’ultima azione della partita che cambia (decidendolo) il risultato della stessa. Quello che è successo ieri a Le Noci che in piena Zona Cesarini (94’) ha regalato un punto alla Pro Patria. Borseggiandone 2 alla Carrarese. L’ultimo gol biancoblu nel recupero era quello di Ferri a Piacenza (0-3 al 93’ l’11 novembre). L’ultima beffa quella di Pecorini della Pro Sesto (1-2 al 93’ l’8 novembre). Per trovare però un walk-off gol tigrotto occorre tornare al 22 settembre 2019: 0-1 di Kolaj a Siena stampato al 91’.         

+39. Ormai è chiaro, il vecchietto è tornato prepotentemente di moda. E i 39 anni di Le Noci fanno notizia sì. Ma fino ad un certo punto. Il ruolo è notabilmente cambiato. Nel 2018/19 32 presenze (31 da titolare) con 60’ di permanenza media incampo. L’anno passato 24 (15 dal 1’) e 50’ di presenza media. In questo campionato 14 (4 da titolare) e 34’ ad allacciata di scarpe. Più spogliatoio (in senso lato), meno campo (in senso stretto). Ma Beppegol rimane tale mica per niente: 2 gol da 4 punti (i primi 3 grazie allo 0-1 di Olbia).        

Dammi tre parole: sole, cuore, amore. Il carattere esuberante non è mai stato in discussione. Ma un Silvio Baldini alla coratella non l’avevamo considerato. Infiammato da una spigolatura dalla tribuna (“Baldini, controlla il tuo portiere che parla sempre…”), il massese ha prima messo in pista un terzo tempo sui generis (“Ne approfitti perché non posso rispondere. Vieni a prendermi dopo la partita…”), poi puntato dritto al muscolo cardiaco (“Ti mangio il cuore”), infine fatto allusione al 2 fisso nel talamo coniugale (“Vai acasa a controllare tua moglie”). Piazzata condita dal calendario dei santi snocciolato secondo toscana creatività (qui niente virgolettato). Eppure il primo tempo della Carrarese era stata una masterclass della panchina. Meglio limitarsi a quella.       

Heavyweight Fight. Prima di ritorno in chiusura in serata con il blockbuster tra Como e Renate (ore 21, stadio “Sinigagalia”). Solo 24 km di distanza sul gps, 2 punti di differenza in classifica (a favore dei nerazzurri di Diana). Poi ci saranno ancora 18 giornate. Ma il risultato della sfida al vertice non potrà essere estraneo all’esito del campionato.      

Giovanni Castiglioni

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