A sorpresa, il presidente del Città di Varese Stefano Amirante ha voluto incontrare la stampa prima dell’abituale conferenza di mister Rossi per annunciare che la società biancorossa ha presentato al Comune di Varese una proposta per il bando dell’antistadio.

L’area, che verrà data in concessione per 15 anni, interessa logicamente il Città d Varese che ha tutta l’intenzione di ‘abbellire’ il “Franco Ossola” in vista di un futuro salto nel professionismo. Non a caso Amirante esordisce dicendo: “Abbiamo presentato un’idea che è in linea con il nostro obiettivo, senza alcuna volontà di criticare l’altra proposta”.

La richiesta del bando, dettata da un’esigenza del Comune, s’incentrava su tre aspetti: la pista del ghiaccio, la tempistica di realizzazione della pista (costruzione entro novembre e gestione per almeno sei mesi) e il pagamento del canone al Comune stesso. “Questo è ciò che era previsto, il resto è un contorno non necessario che noi vogliamo fare perché siamo il Città di Varese e vogliamo rendere un servizio alla città” commenta Amirante che si lancia poi all’introduzione della sua proposta depositata questa mattina alle ore 11.31 (la scadenza era prevista per le 12.00).

La planimetria, disegnata dall’architetto Maurizio Barile (che già si è occupato del progetto delle Bustecche) e dalla geometra Dixia Bresciani, prevede ovviamente la pista di ghiaccio ma con una sostanziale novità: “A differenza delle altre proposte, noi proponiamo una pista 60×30, non 40×20, che gestiremo direttamente e la metteremo a disposizione di chiunque vorrà. Le dimensioni di questa pista, guarda caso, saranno le stesse di un campo a sette: ciò significa che nel momento in cui scadranno le tempistiche previste dal bando, la prossima estate, realizzeremo un campo coperto in sintetico da sette che potrà essere diviso in due capetti da cinque”.

Questo permetterà ai Mastini dell’Hockey Varese di trovare una casa in attesa che il PalaAlbani venga consegnato nel giugno 2022. La proposta pensata di Amirante guarda anche in altre direzione perché al posto dei campi da Padel è prevista la realizzazione di un campo da basket coperto che potrà, come nel caso della pista, essere sfruttato da altre realtà esterne in modo da rientrare anche nei costi di realizzazione.

Infine, è prevista anche la costruzione di una palestra cui si aggiungerà una sezione destinata al bar, agli spogliatoi e ai servizi; necessità che c’erano già per rendere definitivamente il “Franco Ossola” la casa del Città di Varese. La palla passa ora al Comune che dovrà decidere a chi assegnare il bando.

Matteo Carraro

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