Tutta colpa delle mie tre figlie, anzi di una in particolare, perché a 5 anni mi disse “Papà voglio giocare a calcio” e da lì è cambiato tutto”.
La storia di Paolo Colombo, neo allenatore delle Azalee calcio femminile promosso dalla juniores alla prima squadra, nasce più o meno così quando un po’ di anni fa una delle due tre ragazze decise di giocare a calcio.
Il destino volle che il percorso partì da una squadra oratoriale, con un mister che non poteva fare più il mister, e con un posto vacante in panchina da riempire: “Lo faccio io l’allenatore” e da lì mai più nessuna sosta.

Una serie di esperienze tra i giovanissimi e gli allievi, condotti persino nelle categorie regionali con il Bienate, oggi Accademia Bmv, la formazione continua con tanto di patentino Uefa B messo in tasca, poi la voglia di tornare nel mondo delle quote rosa, alle Azalee precisamente. 
“Tre anni di primavera in cui penso proprio di aver fatto un buon lavoro, tanto che oggi 8/9 ragazze della prima squadra derivano dal nostro settore giovanile, e adesso finalmente la guida tecnica della serie C, per sperarci ci speravo, e oggi sono felicissimo”.

Che squadra ha trovato sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico?
“Dal punto di vista fisico devo dire che la squadra è discretamente preparata ed il morale, diversamente da quanto si possa pensare visti gli ultimi risultati, è alto, ho trovato entusiasmo, disponibilità, anche curiosità verso un approccio nuovo”.

Qual è stata la prima cosa che ha detto o fatto con le ragazze?
“Abbiamo fissato un obiettivo e l’obiettivo l’ho fatto fissare a loro, credo che senza obiettivi non si possa andare da nessuna parte, è fondamentale, e da lì poi parte tutto il resto perché se ce l’hai bene a mente è su quello che lavori in settimana e così la domenica, non si può pensare di andare al campo e dire “vediamo cosa succede”, bisogna andare al campo e fare ciò che si vuole far succedere”.

Da fuori che campionato le sembra questo del gruppo A di serie C?
“Non ho visto tutte le partite ma qualcuna sì e devo dire che mi sembra un campionato molto equilibrato, la stessa Pro Sesto prima in classifica l’ho vista nella gara di andata con le Azalee, gara dove le milanesi hanno vinto 1 a 0, e per quanto messa bene in campo non mi ha impressionato, troppe volte questa squadra ha sbagliato atteggiamento o si è fatta risucchiare dalle prime difficoltà, è un peccato perché in realtà qui fra le altre cose c’è anche un elevato tasso tecnico, ad ogni modo tutto quello che è stato bisogna metterlo da parte e bisogna guardare avanti”.

Avanti c’è il fanalino di coda Alessandria, e alla luce di quello che lei stesso afferma è forse il peggior avversario da affrontare in un momento così…
“Sì, esatto, gli stimoli per le partite ambiziose nascono da sé, per queste gare molto meno, ma è qui che bisogna essere bravi, altrimenti le partite ambiziose, che sono le più belle da affrontare, non avranno lo stesso valore”.

Infermeria piena, altra tegola l’infortunio di Masciaga, bisogna fare i conti con un’altra assenza importante…
“Da questo punto di vista non si può certo dire che sia stata un’annata fortunata e dopo Brazzarola, già operata al crociato, è arrivato anche l’infortunio di Masciaga che ha riportato la lesione ad un legamento e si sta valutando se procedere con l’operazione o meno, devo dire che lei, anche per ruolo, è fondamentale in questo scacchiere, ma non possiamo piangerci addosso, stiamo lavorando a soluzioni alternative e come si suol dire ‘di necessità virtù’”.

Per chiudere: qual è, invece, l’obiettivo che si è prefissato lei per questo finale di stagione?
“Il mio obiettivo è quello che ha scelto la squadra ovvero non perdere più nessuna partita, il resto lo farà la mia passione, sono talmente tanto amante di questo sport e di questo gruppo che punto sul porre le basi di una strada solida, qui la fortuna è quella di avere un ottimo gruppo, ma i gruppi vanno e vengono se si vuole raggiungere un livello alto, bisogna essere squadra”.

Per le Azalee l’appuntamento con la 14° giornata è domenica 11 aprile al Majno: ore 15 la sfida è tra le gallaratesi e l’Alessandria.

Mariella Lamonica

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