Manca sempre meno alla seconda giornata di campionato per la Openjobmetis Varese che, domenica 3 ottobre alle ore 18:30, sfiderà sul parquet del PalaDozza di Bologna, i Campioni d’Italia della Virtus. Una sfida tanto affascinante quanto complicata per gli uomini di coach Adriano Vertemati, che si ritroveranno di fronte non solo la squadra campione in carica del torneo ma anche una di quelle più in forma di questo inizio di stagione, come la conquista della Supercoppa Italiana dimostra.

Sarà una partita nella quale Varese dovrà essere brava a cercare di limitare i danni di quello che potrà essere l’impatto di Bologna. Una squadra, quella allenata da coach Scariolo, costruita non solo per primeggiare in Italia, quanto per tornare ad occupare una posizione di rilievo in Europa, con l’obiettivo dell’Eurolega quanto mai centrale nelle mire espansionistiche della Segafredo Zanetti.

Fisicità e muscoli

Per quanto la sfida sulla carta possa essere a senso unico, visti i valori individuali in campo, sarà interessante capire come Varese riuscirà a contrastare la Virtus. Qui inizia un doppio ragionamento, determinante poi nell’economia della gara. La Openjobmetis, infatti, fa della fisicità la sua forza in questo campionato, potendo puntare su giocatori come Gentile, Jones, Egbunu, solo per citarne tre, che fanno della struttura fisica una delle armi principali e che è risultata essere vincente ad esempio contro Brescia, squadra molto più tecnica che fisica.
Contro Bologna però i biancorossi si troveranno di fronte una squadra che fa anch’essa della fisicità il suo punto di forza, per un roster mediamente molto alto e strutturalmente di ferro. Nonostante le perdite di Udoh e Abass per infortunio, le V nere possono contare in tal senso sull’apporto del neo arrivo Hervey, che già nella gara con Treviso ha dimostrato di che pasta è fatto, così come del solito Alibegovic, di Jaiteh, che non sta facendo rimpiangere per quanto possa Udoh, e di Amedeo Tex Tessitori. Una fisicità che non si limita alla lotta sotto il ferro, della quale non dovrebbe fare parte il neo arrivo JaKarr Sampson, ex NBA, ufficializzato dai bianconeri lunedì ma che sta ancora sbrigando le pratiche del visto, ma che si espande fino agli esterni e qui basti pensare a gente come Weems o Belinelli. La sfida face to face con questi giocatori potrebbe solo causare dolori a Varese, che allora può puntare senza mezze misure sulla qualità offensiva dei suoi esterni, come Wilson e Beane, capaci e chiamati a svoltare lo scacchiere tattico, punendo Bologna dalla lunga distanza. L’unica arma probabilmente per riscrivere un copione che pare già scritto.

La sfida in regia

Se da un lato, la lotta a livello fisico sorride a Bologna, anche quella sul piano puramente delle idee e della qualità in cabina di regia non è da meno. La V nere possono contare su quello che da qualche mese è il giocatore italiano più in forma di tutto il movimento cestistico azzurro, ovvero Alessandro Pajola, autore di una crescita esponenziale che lo pone come elemento imprescindibile dei Campioni d’italia. E’ capace di giocare sia come playmaker che come guardia, trovando ottime soluzione offensive quanto sapendo essere uomo in più della retroguardia bianconera.
Accanto a lui il totem Milos Teodosic, che non ha bisogno di presentazioni, ed il neo arrivo Ty-Shon Alexander, chiamato per sostituire temporaneamente l’infortunato Nico Mannion. Un terzetto al quale si aggiunge il grande ex di serata, Michele Ruzzier, che sta trovando poco se non pochissimo spazio a Bologna, squadra voluta per fare il grande salto in carriera dopo l’ultima ottima seconda metà di stagione passata nella Città Giardino lo scorso anno.
Dal canto suo Varese invece si presenta con la coppia De Nicolao-Amato, che ben ha figurato contro Brescia soprattutto in termini di esplosività difensiva e capacità di ribaltare velocemente l’azione in attacco, armi che possono essere pericolose contro una formazione che cercherà di portare Varese a giocare sempre a difesa schierata, situazione prediletta in casa bolognese. Duo biancorosso, a cui si aggiunge ovviamente l’apporto di Ale Gentile, che oltre che essere stato il migliore per punti segnati contro la Germani, è stato anche il miglior playmaker, capace di inventare linee di passaggio che solo lui riesce a vedere, sovrastando fisicamente i suoi diretti avversari, Petrucelli su tutti. Qui avrà di fronte Teodosic e la possibilità di sfiancare il serbo in fase difensiva può essere una giusta arma per infliggere qualche colpo a Bologna.

Capitolo infortuni

La partita di domenica sarà anche caratterizzata dalla situazione infortuni tra le due squadre. La Virtus ha dovuto sopperire al doppio grave infortunio di inizio stagione di Udoh, che si è lesionato completamente il tendine rotuleo del ginocchio sinistro, e di Abass, che, contro la Nutribullet Treviso, si è lesionato il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Una doppia tegola pesante per Bologna, che nel giro di poche settimane ha perso due dei massimi interpreti di quella fisicità e applicazione difensiva imprescindibili nel nuovo corso targato Scariolo, a cui ormai da tempo si aggiunge l’assenza di Nico Mannion, che sta ancora recuperando dopo il gravissimo virus intestinale che lo ha colpito al ritorno dalla spedizione Olimpica di Tokyo 2020 e che gli ha tolto chili ed energie.
Di contro Bologna ha avuto modo comunque di rimpiazzare gli infortunati, potendo contare su un parco giocatori di altissimo livello, mentre Varese si presenta alla sfida dal PalaDozza con ancora l’assenza di Kell, che continua nel lavoro personalizzato, tra miglioramenti e stop preventivi, come quello dopo il dolore al ginocchio accusato in questi giorni. Una situazione che dovrebbe tenere il prodotto di St. Augustine ai box ancora per un paio di settimane, riuscendo a recuperare forse per la sfida contro la Vanoli Cremona.
Non solo Kell però, perché anche Amato e Gentile stanno cercando di recuperare in vista della sfida di Bologna. Il primo alle prese con gli acciacchi di inizio stagione, il secondo invece che ha una caviglia ancora molto gonfia e dolorante. Entrambi dovrebbero esserci a Bologna anche se non al meglio, per un quadro fisico che in queste prime settimane non sta certo aiutando Varese, colpita ripetutamente sempre in regia da acciacchi ed infortuni vari.

Alessandro Burin

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