Padova. Basta la parola. La presentazione del match con i Biancoscudati (domani ore 17.30, stadio “Speroni”), si risolve in un marchio di fabbrica. Quello di una squadra concepita per vincere e per riprendersi la B sfumata 3 mesi fa per un rigore. Per la Pro Patria, il peso e la sfida di confrontarsi con il meglio del Girone. O (forse), dell’intera Serie C.
Cosa dice. Timore no. Rispetto neanche a dirlo. La vigilia di Luca Prina si fonda sulla consapevolezza: “Bisogna giocarla con lo spirito da Pro Patria. Con la consapevolezza della forza dell’avversario che ha una rosa quasi illegale per la categoria. Quello che mi interessa di più è uscire con una grande prestazione. I miei ragazzi sono in grado di fare partite come queste. Ne sono sicuro. Paragone con le vittorie contro le future promosse degli ultimi 3 anni? I confronti con il passato non ci servono. E’ un percorso che abbiamo intrapreso e chiedo sempre alla squadra l’atteggiamento giusto. Albero di Natale del Padova? Credo che loro abbiano un allenatore umile, che conosce benissimo la Serie C. Una cosa che va oltre l’aspetto tattico”.
Cosa sceglie. Sempre a lume di rifinitura, il 3-5-2 priniano dovrebbe consistere di Caprile tra i pali; Colombo, Saporetti e Boffelli dietro; Pierozzi, Nicco, Bertoni, Galli e Pizzul in mezzo; Parker e Stanzani in avanti. Attenzione maniacale sulle palle inattive. Magari sarà scontato da dire, ma la partita potrebbe decidersi lì. In assenza dei convocati, confiniamo l’attesa per i disponibili domani alla lettura della distinta.
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Giovanni Castiglioni
