Sulla panchina dell’Arnate è stato riconfermato mister Silvio Giudici, che avrà nuovamente a disposizione tutti i giocatori della passata stagione in cui ha molta fiducia. I due nuovi innesti dovrebbero permettere di fare un campionato di alta classifica, possibilità che l’allenatore non si è precluso. Il ritorno al girone N è stata una sorpresa positiva ma che coglie impreparati sugli avversari che si Andrea ad affrontare.

Cosa vi aspettate da questa stagione?
“A dire la verità è tutta un’incognita e dopo un anno fermi non saprei davvero che cosa aspettarmi. La squadra è rimasta identica con due aggiunte importanti, tuttavia gli over 30 mi hanno avvisato che non riusciranno ad esserci con costanza. È arrivato Emiliano, che è un 2001 ma dovrebbe essere un grande acquisto in base a come approccia a livello mentale. Come ogni anno, la società si aspetta di fare un buon campionato e di avere una squadra che giochi bene a calcio. Noi cercheremo di accontentarla e l’anno scorso sapevamo di poter puntare ai playoff. Vediamo cosa ci aspetta”.

Come mai prendere un ragazzo dal calcio a 5?
“Aveva voglia di ricominciare a giocare. Dopo essere passato dal calcio a 11 al calcio a 5, tra l’altro dopo aver militato anche a certi livelli, il calcetto diventa anche noioso. Non aveva la possibilità a causa del lavoro di prendersi un impegno importante come la Promozione, quindi abbiamo preso la palla al balzo e lo abbiamo portato da noi, dove ci sono due allenamenti a settimana più la partita, per il resto sarà abbastanza libero. Avendo giocato nella Pro Sesto, se arriva con la giusta mentalità può aiutarci a fare il salto di qualità”.

Il gruppo è rimasto quasi invariato, fiducia ai ragazzi o un modo per capire le potenzialità?
“Sono convintissimo di avere un gran bel gruppo per la Seconda Categoria, anche perché sono veramente dei bravi ragazzi e sono molto affiatati. Abbiamo molti laureati e questa cosa li porta a capirsi meglio e ad essere molto uniti, forse sono anche fin troppo bravi e a volte mancano un po’ di cattiveria in campo. Nel complesso sono molto soddisfatto della squadra che ho a disposizione, poi quest’anno più degli altri anni ci saranno delle incognite”.

A cosa si riferisce quando parla di incognite?
“Parlo principalmente di preparazione atletica, poiché dopo un anno di stop non si sa cosa aspettarsi. I ragazzi mi hanno detto che si sono allenati a casa, tuttavia non ritengo sia la stessa cosa di giocare una partita o allenarsi in campo. I ritmi di gioco sono impossibili da simulare facendo jogging, quando si va a correre lo si fa come chiunque voglia tenersi in forma. Il campo è un altro discorso, quindi sarà molto difficile capire il livello di preparazione fisica a cui sono arrivati i ragazzi”.

Dovrebbe essere un campionato lineare senza continue interruzioni, quanto aiuta a livello mentale durante una stagione?
“Finalmente la federazione ha fatto una cosa buona, ovvero i gironi corti, dove si riescono a gestire meglio eventuali problematiche, ci si può giocare i playoff senza interruzioni e farli durare più a lungo. Aiuta sotto tutti i punti di vista, a livello fisico si può lavorare meglio, con più continuità, i cicli di carico e scarico su un campionato corto sono più gestibili. A livello mentale il fatto di giocare tutte le settimane, senza la possibilità di un imprevisto quando si è già arrivati al campo, è molto facilitante e si riesce a lavorare più concentrati”.

Inizierete la preparazione il 24 agosto, state organizzando delle amichevoli?
“Faremo delle amichevoli, sicuramente il 12 settembre avremo una partita contro l’Accademia Visconti e poi si sta cercando di organizzare un’amichevole con il Caravate nella prima settimana di preparazione. Quest’ultima squadra ha un allenatore con cui condivido la filosofia di gioco, quindi penso che sarà molto importante perché permetterà ad entrambe le rose di avere un’idea di come sviluppare il gioco”.

Quattro nuove squadre, inclusa la vostra, si aggiungeranno al girone N. Cambieranno gli equilibri del campionato?
“Per noi è stata una liberazione, dopo due anni nel girone Z con trasferte molto lunghe è veramente un’ottima notizia essere tornati nel girone di Legnano. Non saprei dire se questi cambiamenti possano cambiare gli equilibri del girone perché non ci giochiamo da un paio d’anni. Normalmente sono due gironi molto diversi: in quello di Varese le squadre hanno una mentalità più offensiva, mentre nel campionato di Legnano sono un po’ più conservative. Un’altra differenza sono i campi, che mediamente a Varese sono più belli. Però a parte queste differenze non saprei dire quanto possano influire le squadre nuove in questo girone. Io ho molta fiducia nei miei e questo mi basta”.

Andrea Vincenzi

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