Parliamo di calcio. In ossequio a quanto richiesto ieri dal neo Presidente Citarella. Ecco, poi tra il dire e il fare (o lo scrivere) c’è il 90% di quote da passare perché l’argomento del giorno è chiaramente quello. Headline che sbatte solo nelle pagine interne la 16^ di domenica contro la Triestina (ore 17.30, stadio “Nereo Rocco”). Classicissima a cui la Pro Patria arriva con il King Kong sulla schiena di una classifica (quintultima moneta) non più derubricabile a semplice contingenza. Servono punti. Pochi, maledetti, e possibilmente anche subito.        

Spalle al Mulo. Focus sulla transizione societaria. E vicissitudini tecniche dei tigrotti finite per sillogismo nel cono d’ombra mediatico. Che sia un bene o un male è materia da porre tra 48 ore all’esame del campo. Sempre indisponibili Lombardoni e Piu, Prina recupera Pierozzi e Saporetti dal turno di squalifica. Ma perde Molinari per lo stesso motivo. In difesa, il forlivese dovrebbe affiancare Sportelli e Boffelli. Per il resto (e a naso), 2 maglie ancora da assegnare. Quella di mezzala (Brignoli o Fietta?) a completare la mediana composta da Pierozzi, Nicco, Bertoni e Pizzul (ex di turno). E quella di partner di Parker in attacco (Castelli o Stanzani?). Speculazioni da confortare nella canonica seduta di domani mattina. Dopo il successo di Legnago, i bustocchi hanno fatturato 3 punti in 5 gare. Peggio hanno fatto solo il Lecco (1) e la Pro Vercelli (2).       

L’Unione fa lo sforzo. A meno 14 dal fuggitivo SudTirol e a meno 7 dal terzo posto del Padova (Biancoscudati con un match da recuperare), l’orizzonte della Triestina non può che strizzare l’occhio al Vietnam agonistico dei playoff. La rosa affidata da Mauro Milanese a Cristian Bucchi (6.50 mln di valutazione secondo Transfermarkt.it) sarebbe la terza del Girone A (dietro a Juventus U23 e Padova) e la settima dell’intera Serie C (alle spalle anche di Bari, Modena, Pescara e Virtus Entella). Ma l’avvio stentato (3 sconfitte nelle prime 7) ha impedito di mantenere il ritmo del ristretto lotto promozione. Dal 3 ottobre però, un solo rovescio (Renate), a fronte di 4 vittorie, 3 pareggi ed una serie aperta (la più lunga stagionale) di 4 risultati utili. Ultimo dei quali lo 0-2 del Monday Night di Legnago (nella foto, il tributo a William Billy Marcuzzi, storico preparatore atletico recentemente scomparso), in cui è stato schierato 4-3-1-2 con Offredi tra i pali; Rapisarda, Capela, Volta e Lopez in difesa; Crimi, Giorico e Galazzi in mediana; Iotti enganche alle spalle di Gomez e Trotta. In rosa anche gli ex biancoblu Francesco Giorno e Vincenzino Sarno.

Bandiera verde la trionferà. Sfida affidata alla matricola Francesco D’Eusanio di Faenza (Francesco Arena di Roma 1 e Michele Rispoli di Locri gli assistenti, Giovanni Tricarico di Verona il quarto ufficiale). In 75 anni di storia della sezione AIA di Faenza, il 30enne libero professionista già sbandieratore per il Rione Verde nel locale Palio del Niballo è il primo fischietto a raggiungere la CAN di Serie C. Nella sua stagione di esordio, 4 gare dirette con 2 successi interni e altrettanti esterni, 18 gialli, nessun rosso e 3 rigori.    

Alabarda spaziale. A dar retta ai bookies, trasferta (eufemisticamente) proibitiva con successo giuliano quotato in media 1.85, pareggio a 3.30 e vittoria tigrotta bancata a 4.10.  

Giovanni Castiglioni

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