Il mondo della Serie D è attualmente ghiacciato in quella che è una situazione surreale e difficile per tutto il calcio dilettantistico e non. Tantissimi match rinviati, niente tifosi negli stadi con il coronavirus che continua ad avanzare in quella che è stata definita la seconda ondata. Vito Cera, direttore sportivo del Legnano Calcio da sempre parla senza peli sulla lingua, restando ottimista per il futuro e ipotizzando nuove soluzioni per arginare questo grande problema.

Quanto sarà importante ripartire con il calcio giocato in totale equilibrio e sicurezza? Ci saranno orizzonti futuri positivi per il campionato di Serie D?
“Sono sempre stato ottimista, è fondamentale ripartire con il calcio e con lo sport, bisogna farlo con sicurezza e soprattutto con testa e sentimento. Sono sicuro che si tornerà a giocare e che questo momento passerà, bisogna però imbroccare la strada giusta per tutti e parlare tutti insieme, serve una decisione comune“.

Sei sempre allo stadio a vedere la tua squadra, come hai visto il Legnano in queste prime partite?
“Non è stato facile giocare per poi fermarsi e successivamente ricominciare. Contro la Castellanzese abbiamo pagato la settimana di stop che ci è stata imposta. A livello mentale non è facile, continuare a parlare di virus non fa bene a nessuno, a livello psicologico bisogna stare bene, a livello fisico invece bisogna sempre stare bene. E’ difficile giocare così ma valutiamo. Mi mancano i tifosi allo stadio, ma sono contento della squadra e del lavoro di Brando”.

Quale potrebbe essere la strada giusta per ricominciare a giocare in sicurezza e serenità?
“Il calcio dilettantistico necessita un aiuto dal mondo dei professionisti. Secondo me una piccola tassazione da parte del professionismo sarebbe utile, per loro è uno sforzo minimo ma aiuterebbe molto una categoria importante come la Serie D”.

Niccolò Crespi 

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