Maurizio Tallone, coach di Venegono, sta contando i giorni che gli mancano al rientro in panchina. Maurizio Tallone, per dire tutta la verità, non sta nella pelle. Normale per un allenatore che mancava al basket da un tempo lungo. Troppo lungo. Ben 16 anni.  
“Ho lasciato la pallacanestro allenata nel lontano 2004 perchè – spiega Tallone -, il mio nuovo ruolo di preside, o per meglio dire di dirigente scolastico, mi consentiva pochissimi spazi di manovra o, detta in altri termini, mi lasciava pochissimo tempo a disposizione. In questo lunghissimo lasso di tempo ho declinato basket solo grazie al compito di formatore, ovvero di “allenatore dei futuri allenatori”, insegnando e formando per conto del Comitato Allenatori Federali le future leve tecniche. Tutto ciò fino all’1 settembre dello scorso anno, data in cui avendo maturato i requisiti per la pensione ho lasciato la docenza e la dirigenza riaprendo ufficialmente le porte ad eventuali nuovi incarichi “in panca”. Dopo qualche mese è arrivata la chiamata dei dirigenti del Basket Venegono i quali, dovendo sostituire il dimissionario Daniel Racco, mi hanno chiamato”.

Sensazioni alla ripresa?
“In tutta sincerità: riprendere non è stato semplice come schioccare le dita. Un po’ perchè per tornare al “coaching” attivo avevo la ovvia necessità di togliermi di dosso un po’ di ruggine. Un po’ perchè la pallacanestro nel frattempo è abbastanza cambiata. Molto perchè, decidendo di rientrare, ho scelto di rimettermi alla prova con grande umiltà, con lo spirito di chi ha tutto da dimostrare. Mi sono bastati pochi allenamenti per riacquistare il ritmo-palestra e, davvero gratificante, ho constatato con piacere che i ragazzi hanno apprezzato il mio stile a testimonianza del fatto che certi messaggi tecnici hanno sempre valore e superano agevolmente la barriera del tempo. Purtroppo, però, è scoppiato il caos coronavirus e tutto si è bloccato. O meglio, dal mio punto di vista, tutto è stato rimandato a settembre quando, è la speranza generale, la pallacanestro dovrebbe ricominciare”.    

Quindi, con chi ricomincerai l’avventura?
“L’idea era quella di ripartire dal gruppo, davvero eccellente, che ho avuto la fortuna di allenare anche se per pochissime settimane. Questa idea o meglio, questa intenzione è stata confermata quasi totalmente perchè ad eccezione di Nicholas Moalli, Dejace e Zattra che hanno fatto scelte diverse, tutti gli altri sono rimasti. Pertanto, con grandissima soddisfazione reciproca, saranno ancora con noi Poggiolini, Redepaolini, Beretta, Bisognin, Dalle Ave, Mottini, Paolo Bellotti e Nidola, ai quali siamo riusciti ad aggiungere nuovi arrivi importanti come Luca Bellotti, Marco Bergamaschi e Besio. Con questo gruppo, a mio parere di buonissima caratura, per la stagione 2020-2021 abbiamo già messo nel mirino i playoff e – conclude fiducioso l’esperto tecnico varesino -, abbiamo tutte le qualità per tagliare il traguardo a braccia alzate”.

Massimo Turconi

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