Sono giorni difficili per tutti, giorni in cui per combattere contro il Covid-19 ognuno deve fare la propria parte rispettando le regole. Anche il calcio, lo sport più amato dagli italiani, si è fermato e tutto è stato messo in pausa in attesa che la situazione si stabilizzi e poi, finalmente, migliori. In casa Union Villa Cassano ogni cosa è cristallizzata e i campi di via Piave a Cassano Magnago, così come quelli di Oggiona Santo Stefano, sono vuoti. Marco Visentin, mister della prima squadra, analizza la situazione.

Come state affrontando questa emergenza?
“Ci siamo allenati mercoledì, giovedì e venerdì della scorsa settimana e poi, in osservanza con le norme, ci siamo fermati. Non è un momento facile ed è stato giusto sospendere tutto”.

Com’è stato tornare ad allenarvi dopo una decina di giorni di stop?
“I ragazzi e anch’io personalmente siamo tutti stati contenti di aver ripreso la quasi normalità. Pur con le dovute precauzioni, siamo tornati al campo, abbiamo lavorato bene e c’è stata gioia di ricominciare e di stare assieme”.

Ai suoi ragazzi ha dato un programma individualizzato di allenamento?
“Sì, proprio come la prima settimana in cui siamo rimasti fermi. Ho detto loro di mantenersi in forma facendo esercizi individualizzati di tipo atletico e di forza. Sono stati loro per primi a richiedermeli”.

Secondo lei i campionati ricominceranno? Quali sono le soluzioni possibili?
“Adesso come adesso la cosa più importante è la salute e non il calcio. Dobbiamo seguire le regole e sperare che tutto passi il più in fretta possibile e nel miglior modo possibile. In questo momento l’unica cosa che conta è la salute e fermare questo virus, poi si vedrà”.

Dal punto di vista personale, come sta vivendo questa situazione? 
“Lavoro in un centro per disabili e la mia mansione è considerata un servizio essenziale anche e soprattutto in un momento come questo. Siamo dotati di guanti e mascherina per salvaguardare noi e i nostri ospiti che sono più a rischio. Ho due bambini piccoli e cerco di non passare a loro l’ansia per quello che stiamo vivendo e, naturalmente, seguo le direttive per proteggere me e gli altri”.

Laura Paganini