L’anno prossimo bisognerà fare i conti con la Juve. Parliamo di Serie C, ovviamente. Visto che in Serie A non sarebbe una notizia. In Lega Pro invece, il focus aziendale bianconero sulla panchina di Andrea Pirlo nasconde velleità ben superiori a 12° e 10° posto (oltre a una Coppa Italia), ottenuti dalle U23 rispettivamente di Zironelli e Pecchia nelle prime due stagioni di vita dell’unica Squadra B del panorama tricolore.
Con Il Maestro si cambia registro. Nel tentativo di dare la scalata alla B e di fornire argomenti a chi vorrebbe nel futuro del centrocampista più iconico degli ultimi 20 anni di calcio italiano la direzione tecnica del gruppo ora affidato a Sarri. Tempo al tempo. Ma la strada pare tracciata. Come testimoniano le parole spese venerdì da Andrea Agnelli durante la presentazione ufficiale: “L’auspicio è questo. E’ un percorso che si deve meritare e la prima tappa è questa”. Carte scoperte, insomma. In un contesto sempre più osmotico con la prima squadra certificato nelle ultime due giornate dall’utilizzo non marginale di Muratore, Zanimacchia, Olivieri, Frabotta e Vrioni.    

Tornando a Pirlo, il suo crono programma è a ricalco di quello societario: “Ho avuto anche proposte di allenare squadre di Serie A e Premier League, ma alla fine la scelta più giusta mi sembrava quella di intraprendere questo percorso. Il mio modulo? I moduli secondo me non sono fondamentali. Dipende dai giocatori e poi li devi far rendere al massimo. La cosa più importante è l’occupazione degli spazi, con i giocatori giusti nelle posizioni giuste. E poi avere dei principi di gioco ben chiari da attuare”. Questa la teoria. Per la pratica bisognerà ripassare dal 27 settembre. Quando la Juventus U23 proverà a fare corsa di vertice in un girone in cui l’equilibrio potrebbe essere più esasperato rispetto alle recenti edizioni.   

Curiosamente, Pirlo condivide con Ivan Javorcic diversi punti di contatto. Entrambi centrocampisti e bresciani (uno di nascita, l’altro di adozione), un comune passato nelle Rondinelle, la partecipazione all’ultimo Master UEFA Pro di Coverciano. Coincidenze o destini (parzialmente) in parallelo, solo il campo dirà se Juve e Pro Patria saranno vicine quanto lo sono i due rispettivi allenatori.                    

Giovanni Castiglioni  

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