Il giorno dopo il derby tra Openjobmetis Varese ed Olimpia Milano ha un solo grande commento: questa Milano è troppo per Varese e probabilmente per chiunque in questo momento in LBA. Una squadra, quella di Messina, che, oltre all’enorme profondità di roster e soluzioni tecniche, nella sfida di ieri pomeriggio all’Enerxenia Arena è riuscita a fornire una prova al tiro veramente mostruosa, soprattutto nei primi due quarti dove i meneghini hanno creato il solco che rimarrà fino alla fine della gara e che è andato anche ad ampliarsi. 
Con il 50% da due e l’80% da 3, con 8/10 dall’arco alla sirena di metà partita, Milano scappa via e chiude i conti già a fine secondo quarto andando al riposo sul 32 a 55.

La differenza sta tutta nelle medie al tiro della partita, con Milano che chiude il match con il 55% da 2 e con la stessa percentuale nel tiro da 3 e Varese che invece fa registrare il 34% da due ed il 25% dalla lunga distanza. Varese non riesce a ricucire lo strappo del secondo quarto, Milano domina in lungo ed in largo, soprattutto sotto canestro con Tarczewski padrone del pitturato fino alla sirena del 40esimo. 

Una prova però che, escluso il punteggio e fatto chiaro il valore dell’avversario, lascia segnali positivi ad una Varese che regge i primi 16′, dimostrando di aver superato quel problema di approccio alla gara che ne aveva segnato il cammino fino alla partita di Trento e che dà dimostrazione di idee, voglia e grinta in continuità con quanto fatto nelle scorse settimane, arrendendosi solo allo strapotere tecnico e fisico della corazzata meneghina. 
Il vero limite che Varese evidenzia, e sul quale dovrà lavorare, è il fatto di dipendere fondamentalmente da soli 3 uomini in attacco: Scola, 23 punti, Douglas 20 e Strautins 16, che rimangono in media stagionale. Dietro di loro si crea un vuoto offensivo che Bulleri deve colmare per poter attingere a più soluzioni offensive nelle giornate no dei big three, a partire già dalla sfida di domenica prossima contro Reggio Emilia, che per Varese significa una bella fetta di questa prima parte di campionato. 

Alessandro Burin

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