In un momento in cui il mondo dello sport attende con pazienza e tanta voglia di rivalsa il ritorno all’agognata normalità, il Panathlon International Club Varese ha ben pensato di portare un po’ di luce assegnando a distanza il premio “Talenti dello Sport 2020”, riservato agli Under 16. Tra gli atleti vincitori, non solo in base ai risultati sportivi ottenuti ma anche per l’integrità della loro condotta, vi è Alice Ricci, ginnasta della Società Varesina di Ginnastica e Scherma.
La piccola grande promessa della disciplina di massima leggiadria ed eleganza ci parla un po’ di sé e dell’emozione di aver ricevuto questo premio che, seppur non consegnato fisicamente per via dell’emergenza Covid, rappresenta una forte iniezione di fiducia e speranza per l’immediato futuro.

Sei contenta del premio? Te l’aspettavi? Vorresti dedicarlo a qualcuno?
“Sono contentissima e non me l’aspettavo perché non mi avevano detto niente e non sapevo neanche che avessero inviato le mie pagelle con i risultati. Sicuramente dedico il premio alla mia famiglia e in particolare a mia mamma perché ha fatto tantissimi sacrifici per me, compreso portarmi avanti e indietro a Milano quando mi allenavo all’Accademia Nazionale”.

Parlaci un po’ di te. Da quanto tempo pratichi questa disciplina? Come hai iniziato?
“Ho iniziato a 6 anni a Daverio, in una palestra piccolina, poi a 8 anni sono entrata in Varesina e ho fatto lì tutto il mio percorso. Negli ultimi tre anni sono andata all’Accademia Nazionale di Milano, dove mi allenavo tutti i giorni, ma quando si è creata questa situazione del Covid ho preferito tornare a Varese per essere più vicina a casa”. 

Raccontaci i momenti più emozionanti della tua carriera da ginnasta. C’è una gara in particolare che ti porti nel cuore?
“Sono due in realtà. Una è di qualche settimana fa, mentre ero ancora in prestito a un’altra società, la Futuregym. È stata l’ultima gara che ho potuto fare nel 2020 e una forte emozione perché siamo passate in serie B. Un altro momento molto bello è stato due anni fa quando ho partecipato a un Criterium, che è una competizione simile agli Assoluti, ma per le atlete più piccole, e ho avuto la possibilità di vedere gli Assoluti dal vivo e di partecipare a gare importanti per la mia età”. 

Ti ispiri a qualche ginnasta in particolare?
“A livello internazionale mi piace molto Alija Mustafina, invece la mia ginnasta italiana preferita è Desiree Carofiglio, anche perché ho potuto allenarmi insieme a lei e abbiamo instaurato un bel rapporto di amicizia”. 

Ci sono degli esercizi che ami particolarmente o altri su cui senti di dover lavorare di più?
“Pensando agli attrezzi, la trave è l’esercizio in cui riesco meglio; alle parallele, invece, faccio più fatica, però ci lavoro tanto, quindi spero di poter migliorare”.

Quali sono i tuoi sogni e obiettivi, dal punto di vista della ginnastica e in generale?
“Nella ginnastica, il mio obiettivo più grande è di poter disputare qualche gara in serie A, che sarebbe davvero un bellissimo sogno. Nella vita in generale, adesso sono in terza media e quando avrò finito anche le superiori mi piacerebbe studiare  fisioterapia all’università”.

Silvia Alabardi

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