Dal 1500 valico di accesso alla Confederazione, valico che giornalmente 800 suoi cittadini oltrepassano per andare a lavorare nel cantone scudo crociato, anche in periodo di covid (scritto volutamente in minuscolo…). Dal 2019 i cantellesi hanno deciso di mettere nelle mani di Chiara Catella le redini del Comune, prima donna nella storia di Cantello. Da tanti conosciuta per la sua brillante carriera nel basket, ora affronta questo maledetto virus con la stessa grinta e determinazione che metteva sotto canestro, ancorata al principio che le competizioni si vincono di squadra… anche questa!

Sindaco, a che punto è questa partita?
“Voglio subito ricordare con dolore che purtroppo il nostro Paese deve contare il decesso di una persona che è stata la prima vittima del contagio. Esprimo di nuovo ai famigliari le più sentite condoglianze e per mio tramite quelle di tutta la collettività cantellese. Ad ora abbiamo circa otto casi che però sono in fase di guarigione e comunque sempre monitorati. Vi è il massimo impegno da parte di tutti, istituzioni, gruppi organizzati, singoli cittadini, nell’affrontare questo avversario, tanto subdolo quanto pericoloso. Questo è un impegno che non solo richiede capacità operative, ma e soprattutto, un profondo spirito di solidarietà verso il prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli. Uno degli esempi tangibili di tutto ciò è quello che stanno facendo Genziana Malnati (vice sindaco ndr) ed Elena Longoni. Le chiamo gli “angeli custodi degli anziani”, ai quali ogni giorno portano i pasti preparati dalla gastronomia Risetti, titolare del supermercato presente al centro del Paese. Ma non solo pasti, portano loro anche le mascherine “artigianali” che vengono confezionate da persone di Cantello. Vedere le lacrime negli occhi di quelle persone, spesso sole, che ricevono queste attenzioni, è un ricordo che rimarrà indelebile nella mente e nel cuore di chi questi gesti ha compiuto. Così come voglio citare i quattro medici di base che stanno facendo un ottimo lavoro di assistenza, sia medica che psicologica. Con loro vi è una assoluta sinergia, li ringrazio a nome mio personale e di tutta la collettività. Ne cito uno: Dario Sinapi che sta dimostrando e confermando un profondo attaccamento per il Paese, dando una totale e massima disponibilità, in perfetta linea con quanto stanno facendo i suoi colleghi. La Protezione Civile, coordinata da Matteo Villa, si occupa in modo particolare dell’aspetto sanitario, fornendo di medicinali ed altri presidi le persone impossibilitate a raggiungere la farmacia. Soprattutto si prendono cura delle persone in quarantena, ascoltando i loro bisogni cercando il più possibile di alleviare il disagio che una condizione simile porta con sé. Siamo una vera squadra che si coordina attraverso il COC (centro Operativo Comunale) partito da metà marzo dopo l’autorizzazione della prefettura, arrivata a fronte del primo caso di positività al virus. Tutti riuniti in gruppo “whatsapp”, ci sentiamo tutti giorni per fare il punto della situazione e prendere le conseguenti decisioni operative”.

A proposito di anziani, da voi sorge anche una RSA, la casa di riposo San Giuseppe. Le RSA stanno vivendo momenti tragici, a Cantello com’è la situazione?
“Devo dire che la Direzione della struttura (nella persona della Madre Superiora) ha avuto veramente una visione tanto lungimirante quanto ferma e precisa. Ai primi sentori di quel che stava per accadere (e parliamo del giorno 23 del mese di febbraio), la struttura si è chiusa totalmente, evitando tutti i possibili contatti pericolosi con l’esterno che avrebbero potuto contagiare gli ospiti. Alla luce di quello che sta purtroppo succedendo in altre realtà omologhe, è stata veramente una decisione saggia che merita il plauso di tutti noi!”.

Stretta attualità, sono arrivati i soldi che il Governo ha destinato ai Comuni per le prime necessità emergenziali?
“Sì sono arrivati 35.000 euro, con grande puntualità. Al proposito va subito detto che dovranno essere destinati solo ed esclusivamente alle situazioni di necessità economica riconducibili al covid, esempio su tutti la temporanea o definitiva perdita del posto di lavoro. Ritengo di doverlo specificare in quanto su questo punto, cioè sulla destinazione esclusivamente indirizzata all’emergenza virus, a mio parere non vi è stata molta chiarezza da parte degli organi di informazione. In termini generali devo anche dire che noi sindaci dei paesi più piccoli abbiamo ricevuto sempre con ritardo le indicazioni da parte degli organi centrali, specialmente agli inizi della problematica, penso soprattutto alle indicazioni sui consigli (e poi divieti) di mobilità individuale, sbandierati dai mezzi di comunicazione ma non indirizzati preventivamente e ufficialmente a chi le deve applicare sul territorio.
Tornando al contributo: è erogabile ai nuclei familiari sotto forma di buoni per spese alimentari, in ragione del numero di componenti. E’ necessario produrre una autocertificazione nella quale si deve dichiarare di disporre di un patrimonio mobiliare (conti correnti, postali, ecc.) inferiore ai 15.000 euro, di essere residente a Cantello e di essere in difficoltà economica a seguito dell’emergenza da covid 19. Comunque nello specifico dei criteri di assegnazione, vi è una opportuna delibera di Giunta Comunale che verrà presto resa pubblica alla popolazione. A tal proposito mi piace ricordare che sin dal primo giorno di lavoro nella mia qualità di Sindaco, ho voluto dare la massima trasparenza alla attività dell’Amministrazione, utilizzando Facebook ed il sito istituzionale del Comune come strumenti di informazione con aggiornamenti quotidiani”.

Siete Comune di confine con tanti frontalieri, com’è la loro situazione?
“I frontalieri abitanti a Cantello sono 800 ed hanno vissuto dei momenti veramente drammatici. All’inizio dell’epidemia erano frastornati, confusi, impauriti e adirati per il fatto che l’Italia aveva già adottato delle regole di comportamento che in Svizzera erano ancora di là da venire. Poi l’incubo delle code per attraversare il confine in quanto una circolare del Governo italiano prescriveva il controllo di tutti i permessi di lavoro. Ore e ore in una coda che per un paio di giorni iniziava dal Cimitero varesino di Belforte… . La situazione in questo momento si è in qualche modo rasserenata, a fronte delle iniziative prese anche dai Confederati e dalla chiusura o riduzione del lavoro nelle aziende”.

Cantello è famosissima per i suoi asparagi bianchi che vengono “celebrati” con una festa ai primi di maggio. Quali sono ad oggi le prospettive in merito al suo svolgimento?
“Argomento delicato! Tutti conoscono gli asparagi di Cantello e cosa essi rappresentano per noi tutti, in termini non solo di immagine ma anche e soprattutto economici. L’organizzazione della Festa impiega un gran numero di persone della Pro Loco e non solo, decretarne il suo non svolgimento è un atto che al solo pensarci mi fa stare veramente male. Non dimenticando mai che la tutela del bene supremo, cioè la salute, ha e avrà sempre la priorità su tutto, aspettiamo ancora qualche giorno (verosimilmente dopo Pasqua ndr) per valutare assieme all’Associazione Pro loco una decisione in merito. Inutile dire che la filiera lavorativa legata alla loro raccolta è consentita, per cui gli asparagi di Cantello saranno a disposizione per il consumo, con le modalità legate alla distribuzione alimentare”.

Ad una donna la cui vita è stata fortemente segnata in positivo dallo sport, non possiamo che chiedere un parere sulla questione del momento, annullare o concludere i campionati agonistici?
“L’ovvia premessa è che aver interrotto l’attività (sia agonistica che di allenamento) porta fatalmente alla perdita dei valori legati alla effettiva forza e capacità delle singole formazioni o dei singoli atleti. Detto ciò, i tanti e magnifici anni passati sui campi di pallacanestro, mi hanno lasciato una mentalità battagliera che aspira sempre alla vittoria. La stessa mentalità che mi fa affrontare da Sindaco questo maledetto virus. Per il profondo spirito agonistico che mi ha sempre contraddistinto, a me da atleta scoccerebbe tantissimo vedere annullato il campionato a cui ho partecipato, e con esso tutte le ore di allenamento e di sacrifici fatti. Il mio pensiero è quindi quello di portare a termine i campionati non appena l’emergenza sarà rientrata, naturalmente solo in presenza dell’avallo dei medici e degli scienziati. Sarà un altro modo per decretare la vittoria di questa partita!”.

Ambrogio Baj