Il Sindaco di Arcisate, Gianluca Cavalluzzi, racconta come la città con il paziente uno dell’Ospedale di Circolo di Varese ha combattuto e combatte questa emergenza per ripartire al più presto.
Come si è sviluppata e come si sta evolvendo l’emergenza Covid-19 nel Comune?
“Noi siamo partiti purtroppo tra i primi nella zona nord di Varese in quanto abbiamo avuto la prima persona ricoverata all’Ospedale di Circolo, il paziente uno di questo ospedale. Da lì c’è stato un susseguirsi di contagi che alla fine hanno portato ad un totale di 24 persone contagiate su 10 mila abitanti, quindi un numero importante. Ad oggi due persone sono decedute, mentre 7 risultano guarite. Le altre persone risultano ancora positive. Di queste 15 persone positive 6 hanno già fatto o sono in procinto di fare il tampone di controllo”.

Qual è stato il momento di maggior crisi e paura?
“Il grosso dei contagi è avvenuto  tra la fine di febbraio ed i primi di marzo, il periodo peggiore è stato sicuramente quello. I casi più gravi sono arrivati in quei momenti, ed infatti i due decessi che purtroppo si sono registrati erano pazienti contagiati in questo primo periodo e dopo un mese, ai primi di aprile, ci hanno lasciato. La fase peggiore è stata quella, tra contagi sempre più frequenti e trasferimenti dei pazienti in terapia intensiva. Ora la situazione è più stabile, i contagi sono molti meno, prevalentemente operatori sanitari che però hanno contratto il virus in forma lieve e stanno facendo la loro degenza, costantemente monitorati, a casa”.

Come la cittadinanza sta affrontando tale emergenza?
“Sono tutti molto spaventati. C’è molta paura, molto timore, ma le regole che sono state imposte vengono rispettate, c’è davvero pochissima gente per le strade. I cittadini escono solo per le attività consentite, chi per far la spesa, chi per lavoro, ma per il resto c’è un rispetto totale delle restrizioni imposte”.

Tra le tante iniziative messe in campo, dalla dote scuola, al bando di emergenza abitativa, al pacchetto di sostegno alle famiglie più povere e tante altre. Quali sono quelle che ha riscosso maggior successo e se brevemente ci può introdurre queste iniziative?
“L’iniziativa principale che abbiamo messo in atto è quella del centro operativo comunale. Questo centro è gestito dalla nostra Protezione Civile cittadina, composta da 23 membri, da me e da Paolo Demo che è il consigliere delegato della Protezione Civile. Il centro è operativo tutti i giorni dalle 9 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 13 il sabato e la domenica. Facciamo servizio di consegna a casa della spesa o di chi non si può recare al supermercato, consegniamo i farmaci ai cittadini e distribuiamo le mascherine. Nonostante siamo stati tra i primi paesi colpiti dall’emergenza, abbiamo subito messo a disposizione dei cittadini le mascherine, riuscendo a disporne sempre di un numero congruo. Dall’inizio dell’emergenza abbiamo consegnato circa 10 mila mascherine. Fortunatamente la Regione ora ce ne ha messe a disposizione altre 7 mila che stiamo continuando a consegnare gratuitamente. Inoltre per i buoni spesa abbiamo ricevuto 75 mila euro dallo Stato, dei quali ne abbiamo impegnati 30 mila in un mese per l’assistenza. Dopo di che ci sono una serie di attività, come quelle di consulenza che svolgo io in prima persona, per fare da intermediario tra le richieste di aiuto della cittadinanza e le banche per bloccare il pagamento dei mutui, come previsto dalla legge, per venire incontro alle difficoltà economiche di questo periodo”.

Come pensate di gestire le riaperture prossime, non solo degli esercizi commerciali ma anche delle funzioni funebri?
“Come Comune dobbiamo attenerci alle indicazioni dei decreti ministeriali. Sicuramente settimana prossima riapriranno parecchie attività merceologiche, in particolare varie pasticcerie con solo ed esclusivamente servizio d’asporto. Per quanto riguarda i funerali, seguiremo le indicazioni di partecipazione consentita solo a 15 familiari del defunto. In queste ore siamo in fase di valutazione per una riapertura dei tre cimiteri del Comune, ovviamente dobbiamo ancora determinare le modalità di controllo da applicare per far sì che sia una riapertura assolutamente in sicurezza e con delle regole precise, come quella di non creare assembramenti. Inoltre dal 4 maggio riaprirà la piattaforma ecologica che noi abbiamo ad Induno Olona, facendo appello ai cittadini per non andare tutti il lunedì e creare assembramenti. Durante la chiusura abbiamo sopperito alla mancanza della piattaforma ecologica facendo una raccolta a domicilio del verde”.

Un messaggio per i suoi concittadini?
“Il messaggio che voglio lasciare ai miei cittadini è quello di tenere duro ancora per un mese e mezzo, anche se forse sono molto positivo, stringere i denti e rispettare le regole per uscire al più presto da questa situazione e tornare alla normalità. Vorrei spendere un pensiero particolare per questa città, Arcisate, che in questi mesi si è dimostrata una città aperta alla solidarietà concreta, molto impegnata nel fare comunità, nell’aiuto solidale per uscire da questo momento oggettivamente molto difficile. Il gruppo della Protezione Civile e quello di maggioranza della mia Giunta si sono dimostrati in grado di gestire con grande maturità questa emergenza e li ringrazio vivamente. Credo che stiamo facendo tutto il possibile per aiutare i cittadini e sostenerli in quella che sarà la ripartenza, pur nelle nostre limitate possibilità ed io cercherò di essere il più utile possibile e di sostegno alle attività economiche per aiutarle nella ripartenza che è fondamentale”.

Alessandro Burin