Casalmaggiore-UYBA, in programma oggi pomeriggio alle ore 17 a Cremona, non si giocherà così come non si giocheranno tutte le altre partite in programma oggi in Serie A1 e Serie A2 femminile. A deciderlo è la Lega Pallavolo Serie A Femminile in un comunicato diramato pochi minuti fa nel quale ha ufficializzato la sospensione dei campionati di A1 e A2 femminile.

Le gare di oggi sono state tutte rinviate a data da destinarsi. La UYBA si trovava già a Cremona dove in mattinata ha svolto la rifinitura pre-match. “Ringrazio le ragazze che, nonostante un clima di ansia e preoccupazione, si erano rese disponibili per questa trasferta – spiega il presidente del club bustocco Giuseppe Pirola -. Insieme al DG Enzo Barbaro abbiamo preso attorno a mezzogiorno questa decisione di fermarci, perchè ci siamo accorti che è in questo momento più forte la preoccupazione per quello che sta succedendo che la capacità di concentrarci sul nostro lavoro. Con senso di responsabilità diciamo stop“.

Di seguito il comunicato: 

La Lega Pallavolo Serie A Femminile comunica la sospensione dei Campionati di Serie A1 e Serie A2 Femminile, sin dalla giornata di oggi, domenica 8 marzo. Tutte le partite in programma – valide per la 10^ giornata di ritorno della Regular Season di Serie A1 e per la 5^ giornata delle Pool Promozione e Salvezza di Serie A2 – sono rinviate a data da destinarsi.

Agiamo con senso di responsabilità nei confronti delle atlete e degli staff delle nostre squadre – afferma Mauro Fabris, presidente di Lega -. Dispiace solamente che autorità politiche e sportive che hanno più responsabilità di noi abbiano generato una situazione non chiara che ha causato solo caos e paure. Scrivere, come fa il Governo, che si possono disputare gli eventi sportivi a porte chiuse ma contemporaneamente limitare la mobilità dentro e fuori le cosiddette ‘zone rosse’, è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Se poi il Ministro dello Sport va in tv a dire che chi si ostina a giocare “non rappresenta più i valori morali”, tutto ciò risulta veramente troppo“.

L.P.