Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Claudio Barausse, papà di Marco, un giovane atleta che fino alla passata stagione è stato in forza ai Mastini Varese e che, vista la persistente chiusura del PalAlbani di Varese, per continuare a giocare a hockey su ghiaccio ha deciso di oltrepassare il confine e accasarsi in una società svizzera. La lettera è stata inviata anche al sindaco di Varese Davide Galimberti alla quale è indirizzata.

Egregio Sig. Sindaco, volevo porLe i miei più sentiti ringraziamenti per aver costretto mio figlio di 13 anni ad emigrare in Svizzera per poter seguire la sua passione: l’hockey su ghiaccio.

Marco, così si chiama, è un mastino da ben 9 anni, ha iniziato piccolissimo e con tanti sacrifici è arrivato fino all’under 15. Ora, non avendo una pista, sono stato costretto mio malgrado a portarlo oltre confine perché è la soluzione logistica più gestibile.

Ogni giorno con Marco, dal balcone di casa a San Fermo, guardiamo all’orizzonte il nostro amato palaghiaccio oramai in stato di abbandono.  Lui da giocatore e io da dirigente/accompagnatore consideriamo quel posto una seconda casa e speriamo di tornare presto a frequentarla. La speranza però non lenisce il dolore e la rabbia per questa situazione.

Lei, caro Signor Sindaco,  non ha avuto la decenza di fornire spiegazioni valide e precise nè sulle cause della chiusura del Palalbani nè sulla costruzione della pista provvisoria. Io e Marco abbiamo trovato una soluzione, seppur dolorosa , ma altri ragazzi/compagni/amici purtroppo stanno smettendo l’attività e questo dovrebbe farLa soffrire e riflettere su quanto soffre la nostra amata società Hockey Club Varese 1977scsd  e come soffriamo noi tutti. Lei sta togliendo un sogno ai nostri piccoli atleti e linfa vitale alla società. Ringraziandola ancora in maniera calorosa Le porgo i miei più distinti saluti. 

Claudio Barausse 

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