Sui primi litri di sudore versati dai giocatori dell’Hydrotherm Bustese sul parquet e sulla pista d’atletica fioriscono i buoni propositi e attecchiscono le ottime sensazioni “coltivate”, per così dire, da Stefano Gambaro, il neo coach scelto dai dirigenti bustocchi per dare il via al nuovo corso tecnico dopo il quadriennio, peraltro molto brillante, firmato da coach Gianni Nava.
“I primi giorni di lavoro sia quello svolto in palestra con la palla, sia quello curato dal preparatore atletico, sono stati davvero soddisfacenti e di alto livello – conferma coach Gambaro -. I miei giocatori meritano applausi e un “bravi” per l’impegno profuso, per il livello di attenzione mostrato e, nondimeno, per l’entusiasmo con cui stanno affrontando questa nuova avventura. Vedo in tutti i miei giocatori grandissima voglia di collaborare e, ancora, sentimento più che legittimo, forte desiderio di tornare a giocare e mettersi alle spalle il lungo periodo di stop forzato provocato dal coronavirus”.

Busto Arsizio, dopo la partenza di elementi cardine come Atsur, Azzimonti e Tagliabue si presenterà al via con un roster abbastanza rinnovato, almeno nei suoi elementi cardine: vuoi spiegare la “genesi” tecnico-tattica di questo gruppo?
“Aver salutato tre leader tecnici e morali come quelli che hai citato – continua il giovane tecnico della Bustese -, ci ha in qualche modo costretti a ripensare  alla morfologia da dare dalla squadra. Così, senza più una “stella& faro” come il fuoriclasse turco, ho scelto di costruire un gruppo in grado, sulla carta, di proporre una pallacanestro fatta a gran velocità, con tanti giocatori duttili e intercambiabili, priva di punti di riferimento interno e, aspetto determinante, con un pericolosità offensiva spalmata su 8 giocatori: Appendini, Federico Defranco, Corno, Bossola, Gerli, Vai, Novati, Grampa -, e con due Under, Riccardo Defranco e Caggiano, pronti ad avere impatto. La mia Bustese dovrà essere, vorrà essere, una squadra veloce, dinamica, difficile da scrutinare, composta da tanti giocatori con punti nelle mani, duttile e quindi, per tutte queste ragioni, capace di proporre svariate soluzioni tattiche sui due lati del campo in nome di un’aggressività fisica e mentale che mi piacerebbe, in realtà è un vero obiettivo, diventasse la nostra arma più importante”.

Idee chiarissime, dunque, per Gambaro, neo coach di Busto che arriva al club del presidente Fabio Ferrarini forte di un sostanzioso curriculum prodotto nelle minors: assistente in DNC a Trecate con vittoria del campionato nel 2014/2015. Nel 2015-2016 assistente in DNB e capo allenatore, sempre a Trecate, della serie D di “sviluppo”. Dal 2016/2017, sempre nella città novarese, assistente in CGold e, successivamente, 3 anni nel ruolo di capo allenatore in CGold con un sesto posto e conquista dei playoff; un secondo posto in stagione regolare  e vittoria del campionato battendo Alessandria nei playoff e lo scorso campionato, quello interrotto dal coronavirus, primo posto, ancora i CGOLD, dopo che il club trecatese aveva rinunciato alla B.

Insomma: un passato in cui ha già messo via importanti esperienze tecniche e umane per Gambaro che dalla prossima stagione si aspetta conferme: “Busto sarà al via ambiziosa e vogliosa di essere protagonista come del resto lo è stata negli ultimi anni. La mia squadra è più che competitiva, esperta, talentuosa e, soprattutto, motivata e pronta a lottare per il vertice contro le squadre che in questo momento, seppur in attesa di conoscere la composizione dei gironi, sembrano godere dei favori del pronostico: Desio e Lissone, un centimetro davanti a Saronno, Legnano, Gallarate, Gazzada e, ovviamente, noi”.

Massimo Turconi

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