Non è arrivata la vittoria, ma Ezio Rossi può dirsi soddisfatto del Città di Varese visto contro la Lavagnese, soprattutto dopo la pessima prestazione del “Franco Ossola” contro la Sanremese. Da una ligure all’altra si sono registrati importanti passi in avanti ed è proprio il mister a rimarcarlo: “Finalmente la squadra ha dimostrato il giusto spirito: siamo scesi in campo con la rabbia necessaria per reagire e abbiamo disputato un gran primo tempo”.

Nella ripresa si è registrato un comprensibile calo e la Lavagnese è uscita sulla distanza costruendo occasioni importanti, non prima, però, di due clamorose chance vanificate dai biancorossi con Capelli e Minaj. “Le due occasioni a inizio ripresa – spiega Rossi – potevano indirizzare in maniera definitiva la partita, il che ci lascia l’amaro in bocca. Alla fine credo che il pareggio sia un risultato giusto, frutto di due rigori netti, anche se va sottolineato come nel primo tempo Lassi non abbia toccato un pallone. Buona prova nel complesso, ma le due palle-gol sprecate gridano vendetta“.

Chi difficilmente spreca a tu per tu con il portiere avversario è Giulio Ebagua, quest’oggi presente all'”Edoardo Riboli”, che sembrerebbe prossimo alla firma che lo riporterebbe in biancorosso. Rossi però dribbla con classe la domanda sul mercato e si concentra sul gruppo: “Cambieremo qualcosa, questo è certo, ma sarà la dirigenza a darvi le informazioni in merito. Oggi comunque ho avuto risposte importanti da tanti giocatori: la prestazione di Minaj, ad esempio, senza quell’errore avrebbe rasentato la perfezione. Mi è piaciuto lo spirito, la voglia di ripartire e di rimanere concentrati: dobbiamo crescere ancora tanto e speriamo che le prossime settimane di lavoro ci aiutino”.

Il Città di Varese disegnato quest’oggi da Rossi è stato diverso rispetto alle precedenti uscite, dato che il 4-3-3 sulla carta si è ben presto trasformato in un 4-2-3-1 in virtù della posizione di Capelli, all’altezza degli esterni. Il numero 11, autore di una prestazione assolutamente positiva, era stato oggetto di discussione per quanto riguarda il suo posizionamento ed è proprio Rossi a chiarire: “Nelle scorse partite ho commesso l’errore di pretendere dagli attaccanti un lavoro da prima punta, ma è evidente che nessuno può farlo; per questo motivo devono alternarsi e Capelli risulta molto utile in queste rotazioni perché, agendo sulla trequarti, mi dà equilibrio. Così facendo riusciamo a spaziare dal 4-3-3 al 4-2-3-1, a patto che i tre trequartisti siano difensori centrali in fase di ripiego; non a caso oggi hanno dato un contributo prezioso a Guitto. In pratica per quel ruolo voglio più quantità che qualità e i vari Capelli, Beak, Scampini e Disabato possono farlo”.

La buona prestazione del Città di Varese è valsa ai biancorossi un punto, merito soprattutto di Marco Lassi che con due grandissime parate ha impedito alla Lavagnese il gol del 2-1. “Sono contento per la prestazione personale – dichiara l’estremo difensore, ma ciò che conta è la prestazione della squadra e siamo rammaricati nel non esser riusciti a mantenere il vantaggio“. Con le prodezze di oggi, Lassi ha anche respinto le critiche ricevute in passato: “Il ruolo del portiere è così: ci sono degli alti e dei bassi, dispiace per i bassi ma ho lavorato tanto per migliorare e credo che prestazioni del genere siano una naturale conseguenza di ciò. Dove devo migliorare? Sicuramente devo riuscire a gestire meglio certi momenti della partita, e devo migliorare tanto nel giocare il pallone con i piedi”.

Dall’altra parte la Lavagnese è soddisfatta del pareggio e a raccontarlo è l’ex biancorosso Pietro Tripoli: “Abbiamo conquistato un ottimo punto contro una buona squadra. Per me è stata un’emozione forte giocare contro il Varese, anche perché era la prima volta”.

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Matteo Carraro

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