Una vita da numeri uno, una vita in attesa nella speranza che quegli attaccanti stiano a debita distanza, una vita di “riflessi accesi” perché proprio quel riflesso può valere tanto, tutto, anche i tre punti.
E allora quali sono state le parate più spettacolari della stagione?
Lo abbiamo chiesto ad alcuni portieri di prima categoria, che ci hanno risposto così.

Jacopo Catanese, Solbiatese: “La parata che più mi è rimasta impressa è quella che ho fatto contro il Tradate: ad inizio secondo tempo arriva una palla in area da calcio da fermo, botta al volo dall’altezza del dischetto e con un riflesso sono riuscito a mandare la sfera oltre la traversa, fu un intervento bello ed importante anche perché quella partita la pareggiammo 1 a 1”.

Matteo Migliorin, NFO Ferno: “Per noi del Ferno è stata una stagione bellissima, fatta di tante emozioni, la parata che più balza all’occhio è sicuramente quel rigore contro la Solbiatese, rigore che poi ci permise di vincere 3 a 2 battendo la capolista in una partita infinita, però se devo menzionare la parata più bella allora forse devo citare quella nei minuti di recupero contro l’Accademia Bmv, riuscii ad allungarmi e a dire di no ad un tiro a botta sicura da distanza ravvicinata, fu davvero una buona parata

Andrea Scapolo, Ispra: “La parata più bella è sempre la prossima, come si suol dire, ma se devo citarne una di questa stagione dico quella contro il Bosto, a Capolago, in particolare fu su Tasco, in una partita tirata che poi vincemmo 1 a 0”.

Tony Noto, Arsaghese: “È stata un’annata in cui ho fatto diverse buone prestazioni, ad esempio quella con l’Ispra, ma se devo citare una parata dico quella allo scadere contro la Valceresio, parai anche un rigore in quella gara, ma il riflesso avuto nell’uno contro uno con l’attaccante sul finale, valse davvero i tre punti”.

Lorenzo Cardi, San Marco: In quest’annata particolare, senza ombra di dubbio la parata più bella l’ho fatta contro la mia ex squadra, l’Arsaghese, e contro Carlo Fontana: nel primo tempo gli avevo parato un rigore, poi nella ripresa ci fu un cross sul secondo palo, stop e tiro di sinistro, sfera destinata all’incrocio ma sono riuscito a dirgli di no salvando la porta che rimase imbattuta fino al triplice fischio, vincemmo 1 a 0”.

Giacomo Marcon, Bosto: “In un’annata interrotta sul più bello e che ora potrebbe avere evoluzioni e scenari diversi, se devo analizzare ciò che è stato e le mie parate più belle ne cito due, una su Gazzardi nella sfida con la Folgore Legnano e l’altra in casa dell’Antoniana in una punizione al 94esimo calciata dal loro numero dieci che riuscii a deviare in angolo, fu decisiva per il nostro 1 a 0 finale”.

Gianluca Boschini, Cantello Belfortese: “Per la mia squadra è stata una stagione difficile, pensavamo certamente di fare meglio, io dal canto mio nonostante tutte le difficoltà penso di aver fatto abbastanza bene anche perché stimolato dalla concorrenza. La parata più bella? Direi contro la Turbighese su un colpo di testa da distanza ravvicinata”.

Mariella Lamonica

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