Assistere a una nascita è sempre qualcosa di emozionante. In ambito sportivo lo è ancor di più quando vedi la passione e la voglia che anima chi sta dietro un progetto che potrà essere aggregante e importante nella zona di Gorla Maggiore e Marnate come quello del progetto Ma.Go che, come ciliegina sulla torta, vedrà a capo di questa unione coach Giovanni Todisco come responsabile del settore giovanile.
L’arrivo del coach ex Robur lo si deve all’azione di Matteo Parietti, responsabile minibasket, che goccia dopo goccia – oggi forse diremmo stalkerizzando Todisco – ha fatto sì che i contatti divenissero realtà.

Ma andiamo con ordine e lasciamo, doverosamente, la parola ai protagonisti partendo dal presidente della Marnatese Alberto Tomasich: “Finalmente vediamo la nascita del progetto Ma.Go che è stata fortemente voluta da noi e dai Draghi Gorlazy: questa unione di idee vuole essere a lungo termine. Il tutto nasce dal minibasket e dall’idea di iniziare al basket già i più piccoli così da farli arrivare al basket giovanile già preparati – afferma Tomasich – Il secondo passo è quello di mettere insieme i gruppi dalle fasce più basse con gli Under 13 e Under 14 che saranno targati Ma.Go e forse anche la Under 15. Di certo c’è che dagli anni successivi chi uscirà dal minibasket andrà nel progetto Ma.Go. La nostra volontà è quella di creare un nuovo tipo di collaborazione, unire le forze pur mantenendo separate le società. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a 400 tesserati per la prossima stagione sportiva così da continuare in un percorso di crescita e, perchè no, dare nuova linfa a tutta Gorla”.

La parola passa al presidente dei Draghi Gorlazy Valerio Giani che sottolinea anche lo scopo sociale del Ma.Go: “A gennaio di quest’anno siamo riusciti a mettere da parte la nostra storica rivalità. Il progetto Ma.Go fungerà da supervisione unica su entrambe le società e a capo di questo progetto abbiamo Matteo Parietti per la sezione minibasket mentre Giovanni Todisco sarà al vertice del settore giovanile. Il nostro obiettivo è, ovviamente, quello di formare giocatori, ma anche di dare lo spazio e la possibilità a tutti i ragazzi di giocare. La divisione avverrà per competenze in modo da avere gruppi omogenei di lavoro coi ragazzi”.

Matteo Parietti illustra come funzionerà il minibasket nel Ma.Go: “Manterremo due centri minibasket, ma con un unico obiettivo. Ci sarà una parte tecnica con le linee guida da seguire importanti. C’è l’intenzione di insegnare i fondamentali, ma anche di lasciare spazio all’aspetto ludico del gioco. il nostro compito sarà quello di far arrivare i ragazzi pronti a Todisco per il settore giovanile e lavorando anche di comune accordo con lo stesso Giovanni”.

Infine tocca a coach Todisco commentare il suo arrivo in Valle Olona e doverosi sono i ringraziamenti: “Innanzitutto voglio ringraziare i presidenti Tomasich e Giani che mi hanno fortemente voluto a capo di questo progetto che parte da fondamenta solide. Unire le idee, andare oltre le rivalità significa aver voglia di crescere. E noi vogliamo farlo anno dopo anno: daremo il massimo delle energie e dell’entusiamo che ognuno di noi. Sono convinto che in questa parte della provincia di Varese ci siano numeri importanti. Penso che avremo anche la possibilità di allargare i rapporti di amicizia anche con altre realtà locali. Le impressioni sono ottime e ammetto che è stato molto semplice dire di sì al progetto Ma.Go. Onestamente non vedo l’ora di tornare allenare!”.

Di quali squadre ti occuperai?
“Seguirò in prima persona i 2007: sono 39 ragazzi e vi sarà l’ovvia necessità di fare due gruppi. Se possibile disputeremo il campionato in fascia gold: l’intenzione è di giocare sempre al livello più alto per far crescere i nostri ragazzi. Il tutto, però, senza trascurare l’aspetto sociale. Non dimentichiamoci di una cosa: Marnate gioca la C silver e il nostro lavoro a lungo termine e il nostro orgoglio sarà formare più giocatori possibili per le nostre prime squadre”.

Ciò che nasce oggi ha il seme della costanza e della professionalità e le parole del ds marnatese Albertini sono quanto di bello si possa leggere: “Il nostro è un progetto che vuole essere inclusivo: vogliamo dare a tutti l’opportunità di crescere. L’obiettivo è sì creare tanti giocatori, ma anche di far restare tutti questi ragazzi nel nostro mondo del basket: oggi ci sono ragazzi che fanno da istruttori al city camp, domani vorremmo vedere chi diventa allenatore, chi arbitro o chi dirigente. Questo per noi significa creare un movimento legato alla pallacanestro”.
Davvero, in bocca al lupo a un progetto che sogna, doverosamente, in grande.

Matteo Gallo

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