Ieri sera è stato diramato un nuovo decreto con il quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dettato le nuove norme per contrastare l’emergenza Coronavirus. Tra queste c’è anche quella che prevede che tutte le società sportive possano svolgere gli allenamenti e le partite a porte chiuse a patto che ci sia un medico che effettui “controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del COVID-19 tra atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori. Tutti i club dovranno rispettare questo vincolo e, dunque, allenarsi alla presenza di un dottore.
E’ molto difficile che tutte le società possano adempiere a questa norma ed è per questo motivo che i presidenti dell’Area Nord della Lega Nazionale Dilettanti, con Ettore Pelizzari in testa, hanno inviato una lettera ai vertici della LND per chiedere spiegazioni.

Che basti misurare la febbre a tutti prima di iniziare l’allenamento? Forse si intendeva questo e non è necessario che il medico stazioni al campo per tutta la durata della sessione. Certo, anche questa ipotesi, non è di facile attuazione.

 

Di seguito la lettera dei Presidenti dell’Area Nord: 

Alla cortese attenzione del Presidente della LND Onorevole Dott. Cosimo Sibilia
Alla cortese attenzione del Dottor Carlo Tranquilli
Alla cortese attenzione del Segretario Generale LND Dottor Massimo Ciaccolini

Caro Presidente,

in attesa di vederci/sentirci lunedì prossimo, con la presente sono ad evidenziare la problematica che emerge dal DPCM “Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi. Il comma c) dell’Art. 1 dispone per lo svolgimento delle competizioni sportive e degli allenamenti a “porte chiuse”:

“… le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano…”.

Il comma c) contrasta con il comma a): “… sospensione dei congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale”; quindi i medici devono essere lasciati ad impegni più urgenti.

Ieri sera con i colleghi Presidenti dell’Area Nord LND ci siamo contattati con molteplici messaggi in merito al contenuto del DM. Le Società dilettantistiche dalla Promozione, ma soprattutto dalla 1^ Categoria in giù non dispongono di un medico. Anche i medici presenti, leggasi Eccellenza, potrebbero non essere disponibili per i motivi sopra evidenziati.

Pertanto, visto il DPCM dobbiamo pensare che in assenza di personale medico l’attività calcistica debba essere tutta bloccata? Compresi gli allenamenti?
A “porte chiuse” questo fine settimana si riteneva di far giocare le squadre dilettantistiche, non quelle giovanili.

Indubbiamente se il dispositivo del DM viene interpretato in modo perentorio c’è poco da fare. Restiamo in attesa di un parere del dottor Tranquilli.
Grazie.
Buona giornata.

Ettore Pellizzari

Michele Marocco