“Quest’anno veniamo noi da voi”. E’ questo il payoff individuato dalla scuola materna di Azzate, dal quale è poi nato un Open day davvero speciale in vista delle iscrizioni all’anno scolastico 2021. E dopo 130 anni di vita della Fondazione, l’asilo da sabato 12 dicembre è sbarcato nel mondo della realtà digitale per permettere ai genitori dei piccoli futuri alunni di entrare a scuola, visitarla, ascoltare le insegnanti e scoprire tutte le attività e la ricchezza didattica senza fare un passo fuori dalla porta di casa.

E’ un open day diffuso, nel senso che a differenza del passato durerà molto a più a lungo in quanto disponibile in rete. Ma anche un viaggio in tre dimensioni dentro la scuola materna. “L’emergenza sanitaria, che ha stravolto oltre alle nostre abitudini anche quelle della scuola materna, ci ha costretto a metterci in discussione – ha spiegato il presidente del Cda Massimo Maffioli – e anche a reinventarci. L’open day è momento molto importante che ci permette di far conoscere ai nuovi genitori la nostra realtà e incontrare le maestre. E’ il primo vero contatto con un lungo percorso didattico che inizia qui e prosegue alle primarie e oltre. Che per via del Covid non avremmo potuto organizzare in presenza. E così, dopo una serie di riflessioni siamo arrivati al “Quest’anno veniamo noi da voi“”.

Insomma una sfida, l’ennesima in 130 anni di storia, che la materna di Azzate ha deciso di affrontare e vincere. E che il corpo docenti ha accettato con entusiasmo e interesse. Mettendoci la faccia. Mentre Walter Capelli, il regista dell’operazione tecnologica, ha attinto briciole dalla settima arte, alchimie dalla fotografia e cucito il tutto con la moderna tecnologia. Per dare vita a un video interattivo dove da un qualsiasi device si può entrare a scuola, visitare le aule e i grandi saloni e ascoltare le insegnanti. Insomma un vero e proprio open day, dove la parte digitale non ha per nulla cancellato l’anima di chi vive e fa vivere la materna.
Non solo, perché nel virtual tour poi si può anche scaricare tutta la documentazione necessaria e, volendo, anche ripeterlo più volte. Com’è accaduto ad alcuni ex alunni della scuola che hanno “testato” in anteprima l’open day digitale e che sono rimasti a lungo a navigare tra gli ambienti che per almeno tre anni sono stati il loro posto del cuore in cui hanno iniziato a muovere i primi passi nella società, nel vivere insieme e imparare.

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