Il guaio è lo standard a cui la Pro Patria ci ha abituato in questi anni. Così notabile da rendere le ultime 2 sconfitte consecutive (3 nelle ultime 4), un caso da maneggiare con cura. Circostanza statistica (quella dei 3 rovesci su 4), che non occorreva dal 2018/2019 (27^/30^). “Eravamo stanchi ed abbiamo proposto meno del solito. Dobbiamo stringere i denti ed evitare errori”. Questa l’epigrafe di Javorcic all’1-0 di Como. Un’usura nervosa più che atletica figlia di quello scorcio di campionato giocato con una decina di defezioni. Debito maturato allora. Ma riscosso solo adesso. Contesto che rende la trasferta di domenica a Pontedera (ore 12.30, stadio “Mannucci”), un discreto stress test. Utile alla classifica, quanto alla dimensione (tecnica e psicologica) della formazione biancoblu.              

Piatto Nicco mi ci ficco. Lunch match in Valdarno orfano di Gianluca Nicco (2 giornate dopo il rosso di Como “per comportamento reiteratamente offensivo verso l’arbitro durante la gara”) e Luca Bertoni (un turno di stop al quinto giallo). Ovviamente out Ghioldi, mentre Molinari è in stand by. A naso, lo spalatino porterà avanti le rotazioni messe in campo in queste ultime settimane di overbooking in agenda. Con Lombardoni che potrebbe riprendere lo slot al centro della difesa e Latte Lath possibile partner di Parker in avanti. Kolaj di rientro dall’esperienza con l’Under 21 albanese. Con cui ha giocato il secondo tempo nella vittoria per 1-0 con il Kosovo e ha visto dalla panchina il brutale 5-0 rimediato martedì dall’Inghilterra.     

Maraia che tira. Per il Pontedera nona stagione consecutiva in C (l’anno passato quarto bypassando i playoff), fase in cui ha avuto solo 2 allenatori: Paolo Indiani e (dal 2017) il suo allievo Ivan Maraia. La pazienza in panca paga sempre. O quasi. Soprattutto se le ambizioni non contemplano svolazzi. Avvio di campionato Morse con 2V, 2S, 2V, 1S, 1P, 1S, 1V. Alla cassa, 16 punti ancora perfettibili sulla scorta del derby toscano con la Lucchese da recuperare. Domenica, nel succoso 2-3 a Gorgonzola con la Giana (Stanzani, 2 Magrassi, Greselin, Ferrario), schierato 3-5-2 leggermente emergenziale con Edoardo Sarri tra i pali; Pretato, Matteucci e Vaccaro in difesa (59 anni in 3); Perretta, Benedetti, il veterano Andrea Caponi (9 stagioni in amaranto), Barba e Benericetti in mediana; l’ex Virtus Verona Magrassi e Stanzani in avanti. Cioè, 8 under su 11 (3 1999, 4 2000 e un 2002). 

Chiedi chi era Mannucci. Teatro della 12^ lo stadio “Ettore Mannucci”, doppio ex con natali pontederesi e rilevante militanza tigrotta (sua la doppietta promozione nello spareggio romano per la A con il Cagliari del 6 giugno 1954). Pochi gli incroci (solo 7), nessun pareggio e chiara prevalenza toscana (5 a 2). La stagione scorsa niente ritorno causa Covid e andata decisa da una rete di Mannini sui titoli di coda (nella foto grande).  
23 dicembre 1998  Pontedera – Pro Patria  1-0  (Randazzo)
9 maggio 1999  Pro Patria – Pontedera  0-2  (Fiorentini, Lapini)
21 novembre 1999  Pro Patria – Pontedera  1-2  (Caridi, Lapini, Fava)
9 aprile 2000  Pontedera – Pro Patria  0-2  (Biagi, Olivari)
4 novembre 2018  Pro Patria – Pontedera  1-0  (Gucci)
2 marzo 2019  Pontedera – Pro Patria  1-0  (Pinzauti)              
23 ottobre 2019  Pontedera – Pro Patria  2-1  (Barba, Mastroianni, Mannini)  

Non è l’Arena. Match affidato al secondo anno Alberto Ruben Arena di Torre del Greco (Roberto D’Ascanio e Giorgio Ermanno Minafra di Roma 2 gli assistenti, Matteo Mori di La Spezia il quarto ufficiale di gara). Curriculum composto da 12 gare dirette in categoria con 3 vittorie interne, 3 esterne, 6 pareggi ed un solo rigore assegnato. Per gli scaramantici, il fischietto corallino conta 2 trascorsi (entrambi in trasferta ed entrambi vittoriosi) con i bustocchi:    
5 novembre 2017  Scanzorosciate – Pro Patria  1-3
22 settembre 2019  Juventus U23 – Pontedera  1-1
15 dicembre 2019  Giana Erminio – Pro Patria  0-3

Giovanni Castiglioni    

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