Un’emergenza che sta toccando tutti, che ci sta privando delle nostre abitudini e della nostra ordinarietà. Inesorabilmente anche il mondo dello sport è coinvolto. Ferme come da decreto anche le ragazze del Luino Volley che ,con solo due partite giocate nel girone di ritorno, stanno aspettando di poter rientrare in campo con più grinta di prima. In questo particolare momento ha preso parola il loro coach Eugenio Vaccaro.

 

Cosa ne pensa di questa situazione e come la state affrontando?
“Purtroppo con la chiusura di tutte palestre stiamo cercando di far fare del lavoro a casa tramite delle schede in modo da tenere impegnate settimanalmente le atlete, limitando il lavoro a quello che si può fare in ambiente domestico anche perché senza attrezzi è difficile. Proviamo a tenerle in gioco così”.

vaccaro-coach-luino-volley-660x788Come si evolverà il campionato?
“Secondo me non si riprenderà più o verrà annullato, vedendo anche la situazione del calcio dove ci sono in gioco interessi più alti e dove ancora non si sa nulla.  Se dovessimo tornare a giocare non penso che avverrà prima di metà maggio. Vedendo che sia nel basket che nel rugby hanno chiuso tutto ma senza dare notizia riguardo alla classifica, il problema è anche capire cosa succederà per promozioni e non. Noi eravamo in una situazione di classifica tranquilla a 10 punti sopra la retrocessione. E’ tutto un gran punto di domanda”.

Questa situazione farà emergere anche delle conseguenze economiche?
“Assolutamente, gli sponsor ci danno una mano e per loro vedere il campionato fermo a metà non è una bella situazione. Diventa difficile anche per i più piccoli dove i genitori chiedono informazioni riguardo alla quota e appunto non sappiamo cosa accadrà da questo punto”.

Se si riprenderà questo stop potrà influire a livello mentale e fisico?
“A livello fisico influirà tanto perché le ragazze tornerebbero dopo due mesi e mezzo in cui sono state ferme, anche se la vedo dura una ripresa degli allenamenti agli inizi di maggio. Gli allenamenti bisognerebbe riprenderli almeno 2-3 settimane prima dell’inizio del campionato e con un carico di lavoro proporzionato alle partite che poi si andranno ad affrontare. Mentalmente non ci saranno problemi perché c’è tanta voglia di riprendere, quindi non mi preoccupa questo”.

Come sta organizzando la sua quotidianità?
“Sono insegnante ed essendo abituato a stare tutto il giorno, tra scuola e allenamenti, completamente fuori casa è dura ora. Sento le ragazze 1-2 volte a settimana, le chiamo e anche con il secondo allenatore ci stiamo organizzando anche se il tutto è limitato. Speriamo che la situazione migliori al più presto”.

Roberta Sgarriglia
(foto di Francesco Muzzopappa)