Prima la Cina, poi l’Europa con l’Italia al centro, infine gli Stati Uniti d’America: queste le zone che hanno catturato le principali attenzioni dei media nel raccontare la diffusione della pandemia Codiv-19 che, molto probabilmente, non risparmierà nemmeno gli altri continenti, come ad esempio l’Africa. Qui i casi conclamati sono 14.500 con circa 800 morti, ma i tamponi effettuati sono pochissimi e solo alcuni paesi possono permetterseli. Stati come Sudan, Congo e Nigeria, i più poveri e con più conflitti e terrorismo interno, potrebbero essere i più esposti.

Non solo i medicinali, gli stessi ospedali scarseggiano, per non parlare dei reparti di terapia intensiva; l’acqua, indispensabile per l’igiene, manca nella maggior parte dei posti; le abitazioni, il lavoro, l’economica, quasi tutto è precario; alta invece è la densità urbana, dato che non fa che aumentare il rischio. Considerate anche la poco trasparenza di alcuni governi e una limitata libertà di stampa, l’Africa è il continente dove in assoluto potrebbero esserci più morti. L’Onu ne ha stimati 300mila.

camara aiuti coronavirus 3Abbandonando questo sguardo occidentale, abbiamo toccato con mano come gli abitanti stiano affrontando il problema. Questo grazie alla storia che ci arriva dalla Guinea-Bissau dove è tornato l’ex Varese Idrissa Camarà. L’ex giocatore biancorosso ha fatto ritorno nella capitale del paese per aiutare la sua famiglia e non solo.
Terminata in anticipo la travagliata stagione dell’anno scorso, Camarà, dopo le vacanze a casa sua, ha fatto ritorno in Italia vestendo quest’anno, in Serie D, le maglie di Agropoli e Luparese. Il Coronavirus ha però fermato tutto e il classe 1993, per la seconda stagione di fila, ha fatto rientro in Africa in anticipo.

camara aiuti coronavirus 4In questo difficile periodo si è messo a totale disposizione della comunità e, insieme ad altri giovani volontari, ha ripulito il quartiere militare, uno dei più popolosi della città, come misura di prevenzione contro il Covid. Accolto come un vero eroe, l’ex giocatore della selezione nazionale, ha contribuito ad offrire materiali di protezioni ai sanitari che sono stati dotati di guanti, mascherine e candeggina disinfettante. L’azione non si è limitata a questo, c’è stata una vera e propria risistemazione della zona dove è stata anche intensificata l’acqua.
Il passo successivo è stato quello di sensibilizzare la popolazione porta a porta. Il tutto è stato reso possibile proprio grazie ad una donazione di Camarà che qualche giorno prima era interventuro anche presso il centro sanitario dotandolo di materiali igenici e non: Idrissa ha provveduto a donare lenzuoli per i letti, candeggina, mascherine, guanti e altri materiali.

camara aiuti coronavirusQuesto il messaggio del giocatore: “L’obiettivo è di aiutare il mio quartiere, ma non solo. Voglio dare una mano al mio paese in generale come ho fatto in diverse occasioni. Stiamo affrontando un periodo molto difficile, ma siamo abituati a lottare. La lotta al Coronavirus non è solo dello Stato, ma di tutti. Devono entrare in campo i miei colleghi giocatori, ma anche gli imprenditori per sensibilizzare le persone. La pandemia si vince tutti insieme proprio come in una partita”.

La speranza di Cama è che i più fortunati possano seguire il suo esempio e mettersi a disposizione degli altri.
Elisa Cascioli