Chiunque graviti intorno al mondo Varesina sa bene che “La vittoria è nel cuore di chi lotta”. Questo il motto di una società che non si ferma mai, neppure in questo periodo di lontananza dal campo di gioco. Sin dai primi giorni di lockdown, infatti, mister e dirigenti si sono attivati con iniziative online per coinvolgere i propri giovani atleti. Momenti di apprendimento, crescita e interazione, seppure a distanza, per lanciare alle piccole Fenici e alle loro famiglie il messaggio più importante: restare uniti e affrontare questa sfida, la più difficile, in attesa di tornare a divertirsi insieme. 
Paolo Masini, responsabile del settore agonistico, e Cosimo Bufano, responsabile dell’attività di base, spiegano in che modo sono state impostate le attività in corso, con programmi differenziati che coprono diversi aspetti di formazione.

“L’attività è stata suddivisa in due tipologie – spiega Paolo Masini -. I ragazzi che hanno compiuto i 14 anni di età, dai Giovanissimi agli Allievi, hanno ricevuto un programma per allenarsi individualmente a livello fisico così da mantenere il tono muscolare. Il grosso problema di questa situazione è che eravamo partiti in maniera adeguata a fine agosto con tutti i carichi di lavoro necessari per riprendere l’attività nel modo corretto, ma dopo un mese e mezzo ci siamo ritrovati punto e a capo e tutto quello che abbiamo fatto è stato cancellato. Avendo ricevuto l’indicazione che il campionato dovrebbe ricominciare a inizio febbraio, speriamo di poter iniziare una nuova preparazione a dicembre, con attività individuali, ma non sappiamo se sarà effettivamente così. Quando la situazione sarà più chiara capiremo in che modo potremo ripartire e che indicazioni dare ai ragazzi”. 

Ragazzi che, oltre agli esercizi fisici impostati dai rispettivi mister, si stanno anche cimentando in attività di match analysis. “Abbiamo iniziato con gli U16 provinciali dell’Accademia di mister Giuseppe Puleo -continua Masini-, che sta offrendo la sua esperienza in questo campo. Abbiamo fatto alcuni incontri per vedere filmati, valutare l’aspetto tattico e migliorarci da questo punto di vista. Trovandoci in questa fase di riposo, ne stiamo approfittando per sperimentare questo tipo di lavoro. Il riscontro è stato positivo, quindi probabilmente nelle prossime settimane proveremo anche con altri gruppi dell’agonistica”.

Quanto all’attività di base, oltre alla parte motoria in queste settimane è stata organizzata una sorta di didattica a distanza, che include anche aspetti ludici pensati per i più piccoli. “Stiamo promuovendo iniziative con la funzione di collegamento sociale con i bambini e le rispettive famiglie -spiega Cosimo Bufano-. Per ogni annata abbiamo stabilito due attività settimanali, in cui i bambini riceveranno tre tipi di contenutibody mastery (formazione corporea), motor skills (motricità) e ball mastery (utilizzo della palla). Per quanto riguarda i più piccoli, favoriamo anche l’immaginario del bambino attraverso una sorta di viaggi guidati, ad esempio un fumetto o la visita virtuale a uno stadio, cercando di suscitare emozioni legate al sogno di essere i calciatori del futuro; oppure chiediamo loro di realizzare contributi grafici, come disegni della squadra del cuore o della Varesina, ad esempio l’immagine dello scudetto o il gol più bello che hanno fatto. È un modo per rivivere i momenti che abbiamo avuto in presenza, sperando di tornare presto insieme”. 

Quanto alla pianificazione delle attività di tecnica individuale fisico-motoria, precisa Bufano: “Per tutti i gruppi abbiamo una visione unitaria della metodologia e della proposta, affinché ogni bambino sia seguito dall’intero team della relativa annata. In questo modo, ciascun allenatore può dare il proprio contributo, lavorando in sinergia con gli altri, mentre dall’altro lato i bambini condividono un’unità di intenti. È il frutto della strategia messa in atto nel precedente lockdown, che ora abbiamo dovuto riprendere”. 

Ma non è tutto, perché la Varesina, Scuola Inter, è anche impegnata in importanti collaborazioni. “Con Inter stiamo sviluppando un programma di allenamento per i portieri. Tramite proposte virtuali, adotteremo la metodologia Inter sia per il settore giovanile che per l’attività di base. Si tratterà di un intervento trasversale e verticale per tenere aggiornati portieri e allenatori, perché bisogna avere una visione completa di tutti gli elementi che entrano in campo”.

Un altro “lavoro di squadra” significativo è quello con i Raggi di Sole, le 16 società affiliate alla Varesina. Grazie alla collaborazione con FC Internazionale e con l’Area di Sviluppo Territoriale di San Fermo della Battaglia, a cui le Fenici fanno riferimento in termini di metodologia federale, sono già stati organizzati incontri virtuali per toccare tematiche relative all’attività di base. “Gli allenatori -spiega Bufano- hanno modo di contribuire a queste iniziative di formazione. Abbiamo anche in programma un e-Twinning (gemellaggio virtuale, ndr) tra le attività in DAD dei nostri allenatori e quelle delle società affiliate. Vorremmo metterlo in pratica da settimana prossima, adeguandoci alla modalità virtuale per sostituire gli allenamenti in presenza in ogni Raggio di Sole. Vogliamo essere presenti, formare e informare, avere scambi con queste realtà con cui collaboriamo con orgoglio”.

Alla luce di questa ampia gamma di iniziative, è più che mai evidente l’impegno e la passione con cui la società si conferma come punto di riferimento costante per i suoi tesserati e le loro famiglie. Non sorprende, pertanto, che la risposta di bambini e ragazzi, provati dalla situazione anomala che stiamo tutti vivendo, ma con la loro Varesina sempre nel cuore, sia stata a dir poco positiva. A tale proposito, racconta Bufano: “Avendo un bambino del 2010, posso dire che non aspetta altro che questo momento di interazione. Certo, chiunque predilige l’attività in presenza, ma ad oggi questa è l’unica modalità consentita ed è comunque benaccetta, perché dà ai bambini un riconoscimento giornaliero per quanto riguarda l’attività motoria a distanza. Per loro è un divertimento e allo stesso tempo un impegno che ricordano di avere, quindi si preparano per poter essere presenti e puntuali, posizionano la telecamera, accedono alla piattaforma, inseriscono il loro codice. Abbiamo ricevuto un feedback positivo da parte dell’intera comunità Varesina, oltre ai ringraziamenti da parte dei genitori. Sono contributi che fanno bene a tutti e gli allenatori sono contenti di avere questo filo conduttore con i propri atleti”. 

Inevitabile, infine, un commento sulla fattibilità della ripresa: “La speranza è che dal nuovo anno si possa tornare al calcio normale, fatto di partite, tornei, amichevoli e tanto divertimento. Mi auguro che si possa pian piano riprendere dopo le vacanze natalizie; sarebbe un bel segnale. La ripresa, ad ogni modo, dovrà essere graduale, adottando strategie di distanziamento per poi favorire l’inserimento collettivo in primavera. Questo è il mio auguro, come sportivo e dirigente che non vede l’ora di riprendere ma che accetta e rispetta la situazione attuale, con la consapevolezza che quando si tratta di salute il calcio passa in secondo piano”. 

Silvia Alabardi

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