Chi non conosce La Botte a Varese? E’ la birreria, pizzeria, steack house e churrascaria di via Caracciolo, punto di ritrovo per gruppi di amici in cerca di una buona birra, squadre di qualsiasi sport e categoria spesso di ritorno da allenamenti e partite, famiglie che vogliono gustarsi una pizza fatta dal simpatico Aldo. Insomma, La Botte e il suo gestore Livio sono da anni un riferimento sicuro per chi vuole passare qualche ora in compagnia.
Prima il coprifuoco alle ore 23, poi la chiusura di tutti i bar e ristoranti alle 18 hanno modificato le abitudini della clientela e costretto Livio a rivedere i suoi piani. “Il mio è un locale aperto solo di sera e, di conseguenza, queste norme per noi significano come chiudere del tutto o quasi. Nell’ultima settimana, infatti, per non abbassare completamente la claire, abbiamo pensato di tenere aperto dalle 12 alle 14, nell’orario della pausa pranzo. Qualcosa si muove, ma non c’è paragone con quello che riuscivamo a fare di solito. Inoltre, abbiamo potenziato il servizio d’asporto e fortunatamente abbiamo il nostro giro e i nostri clienti affezionati vengono a prendere la pizza da noi. Se l’emergenza sanitaria, come pare, peggiorerà ulteriormente ci riorganizzeremo per il domicilio, proprio come durante il lockdown primaverile. Questa soluzione basterà a malapena per coprire le spese, ma non possiamo fare altrimenti”.

Pensi che i provvedimenti presi siano giusti?
“Non voglio entrare nel merito della questione anche perchè non è il mio lavoro. Non possiamo fare altro che adeguarci a quello che decidono e rispettare punto per punto i DCMP e i protocolli, come abbiamo sempre fatto. Già nei mesi scorsi abbiamo diminuito i tavoli, li abbiamo distanziati e non erano più consentite le tavolate numerose. Ora il momento sembra di nuovo molto delicato e attendiamo eventuali ulteriori provvedenti”.

Come si è comportata la clientela in questi mesi di convivenza con il virus?
“La maggior parte è sempre stata rispettosa e quando si alzava da tavola indossava la mascherina o lo faceva immediatamente quando glielo ricordavo. Devo dire che ho notato grande rispetto e, soprattutto tra i meno giovani, una giusta percezione del pericolo che riguarda tutti. Io un po’ di timore ce l’ho sempre avuto e ce l’ho tuttora. Il mio è un lavoro costantemente a contatto con la gente e bisogna prendere tutte le precauzioni del caso”.

Il tuo locale è un punto di ritrovo per tanti sportivi e per tante squadre. Hai risentito dello stop degli allenamenti e delle gare a livello dilettantistico?
“Lo sport è sempre stato la nostra forza e, ad esempio, l’anno scorso venivano a mangiare qualcosa dopo gli allenamenti o le partite il Bosto, il Città di Varese, la Robur e la Pallacanestro Varese oltre che tanti gruppi del CSI. Ora non è più così e anche chi veniva a bersi una birra e guardare la partita in TV non può più. Per altro, ho notato che da quando i match di Serie A sono a porte chiuse e senza pubblico hanno meno appeal e attirano meno lo spettatore. Anche questo per noi è stato un duro colpo sotto il profilo delle entrate”.

Quanto agli aiuti statali, ne avete beneficiato o ne state beneficiando?
“Con il decreto Ristori dovrebbe spettarci qualcosa, ma il contributo sarà piuttosto esiguo e non credo che ci coprirà tutti i costi. Dobbiamo rimboccarci le maniche, tenere duro in questo periodo e avere fiducia nel futuro”.

Il futuro prossimo potrebbe essere l’attivazione del delivery con Livio impegnato in prima persona a consegnare nelle case e Aldo intento a sfornare pizze. “Lavoro a La Botte da otto anni e farei di tutto perchè questo locale possa rimanere aperto e lavorare tanto – spiega -. Negli ultimi mesi la situazione è cambiata radicalmente e, lavorativamente parlando, è quasi drammatica: sono sempre stato abituato a lavorare con tante persone attorno e con molti colleghi, mentre ora sono da solo con Livio. Gli orari sono diversi e devo preparare per lo più pizze d’asporto. Se dovessimo organizzare ancora la consegna a domicilio sarà pesante perchè dovremo riuscire soddisfare tutte le richieste in un breve lasso temporale, ma sarebbe l’unica soluzione per stare a galla. Speriamo che tutto volga per il meglio”.

Laura Paganini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui