Con le decisioni assunte dal consiglio direttivo della LND, finalmente si è definitivamente chiusa una stagione calcistica dilettantistica da dimenticare. Restava solo da capire, e non era affatto poco, se anche nelle categorie dalla Eccellenza in giù, fino ad arrivare all’attività agonistica regionale di allievi e giovanissimi, scattasse il meccanismo delle promozioni/retrocessioni da mesi indicato come non applicabile, soprattutto in Lombardia per voce del presidente del CRL Giuseppe Baretti.

Nonostante risulti che vi siano state non poche legittime “pressioni” per far applicare il modello serie D (ovvero promozioni e retrocessioni come da programma), il muro lombardo cui sono giunti in soccorso altri Comitati ha retto. Fatta dunque eccezione per l’ultima classificata di ogni girone di Eccellenza, come noto, tutte le prime dei vari campionati accederanno alla categoria superiore e soprattutto nessuna squadra scenderà dalla Promozione in giù, fino a comprendere in questo meccanismo anche naturalmente tutta l’attività della SGS. Per mettere nero su bianco questo dettaglio non da poco, “delegato” dal consiglio LND ai vari Comitati Regionali, domani il CRL lombardo si riunirà allo scopo di confermare questa posizione peraltro già ampiamente sostenuta e comunicata (quella sui campionati SGS in particolare), che poi dovrà formalmente essere ratificata dal Consiglio Federale del prossimo 25 giugno a Roma. Questo ultimo passaggio, va sottolineato, sarà però meramente burocratico perchè i giochi sono ormai fatti nelle modalità sopra riportate. Fin qui dunque il deciso.

Sul giusto o meno, invece, il dibattito era ed è aperto. Non pochi, infatti, hanno sperato sino alla fine che anche per tutta l’attività regionale dall’Eccellenza in giù, venisse applicato il criterio delle promozioni/retrocessioni stabilite ad inizio dei vari campionati. Molti di più, invece, hanno sperato l’esatto contrario, ovvero che cristallizzare le classifiche ed applicare promozioni e retrocessioni come da previsione con ancora quasi un terzo di torneo da disputare (8/9 partite a seconda dei vari raggruppamenti), fosse una vera e propria entrata in scivolata sulla credibilità del calcio dilettantistico. In effetti, soprattutto considerando che coi tre punti a disposizione in poche partite le classifiche potevano essere stravolte, sarebbe stato davvero eccessivo specie in una regione come la Lombardia ove il covid e il danno all’economia metterà in ginocchio comunque non poche società a prescindere.

La soluzione di promuovere le prime, di non retrocedere nessuno, infatti, alla fine dei conti si può dire essere stata la meno peggio di qualsiasi altra visto che quella più corretta sarebbe stata l’annullamento totale che però, in qualche caso, sarebbe stato assai penalizzante per chi, come ad esempio il Gavirate in Promozione, veleggiava con tanti di quei punti di distacco che perderlo, il campionato, sarebbe stato sostanzialmente impossibile. Va dunque reso atto a Baretti di aver mantenuto il punto e non aver disatteso le sue promesse, benchè egli per primo sapesse che ciò, al netto di eventuali rinunce e/o ritiri, metterà il CRL Lombardo a dover gestire per la prossima stagione, la cui data di inizio è ancora tutta da decifrare, numeri di organici molto diversi dai soliti. Ciò necessiterà di maggior lavoro, e non solo. Ma almeno ha salvato il calcio dilettantistico che per una anno è stato sospeso come se avesse giocato per puro divertimento o quasi. Quel divertimento e quella voglia di calcio che, mai come ora, tutti noi abbiamo e siamo certi che, presto, potrà tornare a farci correre in ogni campo di periferia a descrivere un bel gol.

Massimo Gnocchi

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